I risultati del Quadro di valutazione comunitario nel campo civile: quasi 600 giorni per una sentenza di primo grado, peggio solo Malta, e quasi 5 milioni di procedimenti in attesa di conclusione. Reding: “Dati collegati all’economia, performance negative fanno fuggire investitori”
La giustizia civile italiana è la più lenta d’Europa dopo quella maltese e la prima per casi pendenti che attendono ancora una sentenza definitiva. È il risultato niente affatto rassicurante che emerge dal Quadro di valutazione Ue della giustizia 2014. “Sono preoccupata per quei Paesi che sono in fondo alla lista”, e dove magari “non ci sono progressi ma regressi”, ha affermato la commissaria alla Giustizia, Viviane Reding, che ha spiegato che “questi dati sono direttamente collegati all’economia in quanto se gli investitori vedono che non possono contare su una veloce soluzione dei loro problemi, soprattutto se riguarda i soldi che devono investire, allora potrebbero cambiare idea e non investire più nel Paese”. Come mostrano le tabelle per l’Itala per fortuna i dati sono in miglioramento rispetto al 2010 ma questo non è ancora abbastanza per far uscire il nostro Paese dai bassifondi della classifica e restiamo la nazione con il maggior numero di casi civili pendenti, ben 4 milioni e 986 mila, e tempi lunghissimi, in media circa 600 giorni per una sentenza solo di primo grado.
“Giustizia tardiva equivale a giustizia negata” ha dichiarato Reding secondo cui “il quadro di valutazione europeo della giustizia è uno strumento fondamentale della strategia economica dell’Ue, in quanto consente di migliorare l’efficienza della giustizia, a beneficio dei cittadini e delle imprese”. Per la commissaria “l’indipendenza e il corretto funzionamento dei sistemi giudiziari nazionali sono essenziali tanto per ottenere la fiducia dei cittadini e degli investitori quanto per assicurare la fiducia reciproca nello spazio europeo di giustizia”.
Il quadro di valutazione europeo della giustizia 2014 riunisce dati provenienti da varie fonti. La maggior parte dei dati quantitativi è stata fornita dalla commissione per la valutazione dell’efficienza della giustizia del Consiglio d’Europa (Cepej), che raccoglie i dati dagli Stati membri. I risultati del quadro di valutazione saranno presi in considerazione nella preparazione delle prossime analisi specifiche per paese del semestre europeo 2014 e nel contesto dei programmi di aggiustamento economico.
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Lunghezza dei processi in primo grado (clicca per ingrandire)
Casi pendenti