Per il vicepresidente con delega al Mezzogiorno Laterza il loro lavoro “ha recuperato parecchio i ritardi accumulati e accelerato il programma”. Ora la delega sul tema dovrebbe essere data a Delrio
La presentazione dell’Accordo di partenariato tra l’Italia e la Commissione europea sull’utilizzo dei fondi comunitari per il 2014-2020, “è a portata di mano”, ma il nostro paese deve dare continuità a quanto fatto dai precedenti ministri per la Coesione territoriale – con il riconoscimento della delega a Graziano Delrio e la creazione dell’Agenzia per la coesione – e correggere comportamenti che non fanno al paese. È il parere Alessandro Laterza, vicepresidente di Confindustria con delega al Mezzogiorno, impegnato in incontri tecnici a Bruxelles per fare il punto sulla situazione. A Confindustria preme che il piano che il governo presenterà per spiegare come l’Italia intende usare le risorse messe a disposizione dall’Unione europea punti sul rilancio del comparto manifatturiero, la ricerca, e l’occupazione. Ma soprattutto, Confindustria vuole che a Bruxelles si capisca che nei primi anni di programmazione si possa adottare “un approccio anticongiunturale così da evitare che le perdite del sistema produttivo diventino irreparabili”.
La Commissione europea ha già mosso dei rilievi alla bozza di programma di governo necessario per la firma dell’accordi di partenariato, ma a giudizio di Laterza si tratta osservazioni che per quanto “significative” tuttavia “non sono impossibili” da prendere in considerazione. Molto dipenderà dall’Italia. Qui il pensiero va al governo di Matteo Renzi. A Viale dell’Astronomia hanno sempre “guardato positivamente” la nuova stagione inaugurata dai governo Monti e Letta con la nomina di un ministro per la Coesione territoriale. La presenza di Fabrizio Barca prima e Carlo Trigilia poi ha significato “avere un presidio costante a livello di governo”. Inoltre il loro lavoro “ha recuperato parecchio i ritardi accumulati e accelerato il programma” necessario per l’accordo di partenariato. La scelta di Matteo Renzi di non nominare un nuovo ministro potrebbe essere dunque un problema. Ma, aggiunge Laterza, “se, come pare, la delega alla Coesione territoriale verrà data a Graziano Delrio, e se questi manterrà l’annuncio dato sulla costituzione di un’Agenzia per la coesione territoriale, allora ci sono le condizioni per tenere il passo verso la programmazione 2014-2020”. A patto che poi si metta mano al portafogli.
Delrio, ricorda Laterza, ha promesso di sostenere lo sforamento del patto di stabilità interno mettendo a disposizione ulteriori 1,7 miliardi, oltre al miliardo già approntato dall’ex ministro Fabrizio Barca, per consentire la copertura del ciclo di spese per il 2014. E per il 2015, secondo le stime di Confindustria, servirebbero altri 4,5 miliardi.
L’Italia deve presentare le carte entro il 22 aprile. “È fattibile”, per il vicepresidente di Confindustria. Ma “bisogna stringere sui tempi, nell’attesa che ci sia un’auspicabile ma non facile attenuazione dei vincoli del patto di stabilità delle regioni”. Una precisione non casuale: l’Italia, lamenta Laterza, continua a scontare ritardi. “Partiamo troppo tardi nella programmazione degli interventi, e poi impieghiamo troppo e realizzare quelli più grandi”. Abitudini da correggere.
Emanuele Bonini