Mosca non parteciperà all’iniziativa lanciata dagli Usa per la cooperazione contro il terrorismo
Forse una ripercussione per le prese di posizione internazionali contro la Russia sull’Ucraina
Il presidente russo, Vladimir Putin, starebbe per disertare il vertice internazionale sul nucleare in programma a L’Aia il 24 e 25 marzo per creare una cooperazione internazionale volta a evitare attacchi terroristici, e se così fosse l’appuntamento rischierebbe di essere un fallimento. La notizia sembra essere attendibile: a darla è stato il primo ministro dei Paesi Bassi, Mark Rutte, nel corso della sua conferenza stampa settimanale. Il quotidiano olandese Trouw precisa che Rutte ha dichiarato di essere stato informato della cosa da Putin già “lo scorso anno, e quindi una seconda volta a Febbraio, della possibilità reale di non poter essere in condizione di poter partecipare”. Lo stesso giornale fa notare come Rutte però solo ora abbia parlato pubblicamente di questo avviso di Putin. Difficile capire per quale motivo.
Probabilmente il capo del governo dei Paesi Bassi sperava che nel frattempo Putin cancellassee i propri impegni, o magari ha usato queste parole per evitare di ammettere che la crisi con l’Ucraina sta segnando in modo significativi i rapporti della Russia con gli altri attori della comunità internazionale. Inoltre, nota il giornale, un’eventuale assenza di Putin all’appuntamento del 24 e 25 marzo sarebbe inusuale, dato che “prima d’ora nessun capo di Stato russo aveva cancellato la partecipazione ad una riunione internazionale sul nucleare”.
La conferenza sul nucleare è un’iniziativa del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, lanciata negli scorsi anni per creare una cooperazione internazionale volta a evitare attacchi terroristici nucleari. Non è un mistero che negli ultimi giorni gli Stati Uniti, alla luce di quanto avvenuto in Ucraina, abbiano minacciato di non partecipare ai lavori del G8, in programma in Russia. Il dubbio della stampa olandese è che Putin voglia rispondere ad Obama non presentandosi al summit sul nucleare. Sybrand de Jong, esperto di Russia al Centro di studi strategici dell’Aia (Hcss) avvalora questa ipotesi. A suo giudizio tutto è cambiato per via di quanto avvenuto in Ucraina. “Inizialmente Putin aveva ogni ragione per partecipare: avrebbe dovuto dare lezioni di sicurezza al mondo. Ma se si presentasse adesso dovrebbe parlare di Ucraina, e Putin non ne ha interesse”.
Renato Giannetti
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