Per la commissaria alla Cultura serve “maggior coordinamento tra istituzioni locali, regionali e nazionali. Dal 2007 abbiamo erogato 74 milioni di finanziamenti”
Pompei è “uno dei siti archeologici più importanti al mondo”, e la sua conservazione “non è soltanto di responsabilità dell’Italia”. Per questo la Commissione europea opera “a stretto contatto con le autorità italiane e dal 2007 abbiamo erogato per Pompei 74 milioni di finanziamenti a valere sul Fondo regionale dell’UE”. È quanto ha dichiarato la Commissaria alla Cultura, Androulla Vassiliou, nel commentare la notizia che questo fine settimana le piogge abbiano danneggiato il Tempio di Venere e provocato il crollo di un antico muro in questo sito. Un danno che è solo l’ultimo di una serie di problemi strutturali in cui rientra anche il crollo parziale della Casa dei gladiatori (Schola Armatorum) nel novembre 2010.
Secondo Vassiliou però “le autorità locali, regionali e nazionali devono fare di più e devono meglio coordinarsi per assicurare che il denaro erogato sia usato in modo efficace e che Pompei sia conservata per le generazioni future”. Un secondo richiamo al nostro Paese dopo che ieri il commissario Ue per la Politica regionale, Johannes Hahn, aveva dichiarato: “Ogni crollo per me è una sconfitta enorme”.
Il finanziamento di 74 milioni di euro per Pompei fa parte di un investimento complessivo di 105 milioni di euro. Questo finanziamento, gestito dalle autorità italiane, era destinato a lavori strutturali di alta tecnologia da condurre nel lungo termine nelle zone a maggiore rischio e ai sistemi di drenaggio delle acque pianificati per la parte del sito non scavata che sovrasta gli antichi edifici.