Il testo domani sul tavolo del summit dei capi di Stato e di governo. Tra le misure principali sussidi, prestiti e liberalizzazione dei visti. Il Presidente Barroso: “Programma molto ambizioso”.
La Commissione europea è pronta a dare 11 miliardi di euro di aiuti economici all’Ucraina, come sostegno all’economia del paese e soprattutto come contropartita alla offerte russe prima fatte dal presidente Vladimir Putin e poi congelate dallo stesso dopo la crisi politica nell’ex repubblica sovietica. Si tratta di una proposta di pacchetto di aiuti nell’ammontare uguale a quelli offerti in precedenza da Mosca (11 miliardi di euro corrispondono ai 15 miliardi di dollari promessi da Putin) che dovrà essere sottoposta al vaglio dei Paesi membri, già da domani, in occasione del vertice straordinario dei capi di Stato e di governo. “Rappresenta il nostro contributo al vertice di domani”, enfatizza il Presidente dell’esecutivo di Bruxelles, Josè Manuel Barroso.
Il pacchetto di aiuti approvati dal collegio dei commissari prevede 8 miliardi di euro da qui al 2016 tra finanziamenti Bers (5 miliardi) e Bei (3 miliardi), a cui si aggiungono 3 miliardi provenienti dal bilancio dell’Unione europea per prestiti di assistenza microfinaziaria (1,6 miliardi) e sussidi (1,4 miliardi).
Ai soldi certi si aggiungono quelli “potenziali”: si tratta dei possibili 3,5 miliardi che potrebbero derivare dall’effetto leva dei 250mila euro provenienti dal Fondo d’investimento per il vicinato. La commissione, accanto all’aiuto economico, propone inoltre di “accelerare” il piano d’azione per la liberalizzazione dei visti, ammodernare il sistema di transito del gas ucraino e lavorare alla reversibilità dei flussi, “soprattutto via Slovacchia”, l’inclusione “provvisoria” in una zona di libero scambio onnicomprensiva “quando verrà firmato l’accordo di associazione”, la creazione di una piattaforma di coordinamento dei donatori internazionali.
“Sono tutte proposte finanziarie nuove”, sottolinea Barroso. “Riteniamo che quello che proponiamo oggi sia un pacchetto molto ambizioso. Lavoriamo col Fondo monetario per erogare questi soldi e mi aspetto che l’Ucraina firmi l’accordo”. Per Barroso la proposta di oggi mostra la determinazione dell’Europa nel voler trovare una soluzione alla crisi. “La situazione in Ucraina testa la nostra capacità di risposta” alla crisi, e il presidente dell’esecutivo comunitario è pronto a scommettere che “gli Stati membri saranno uniti e determinati su questo tema”.
Emanuele Bonini
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