L’esecutivo Ue vuole aiutare i 1146 ex lavoratori della fabbrica di Frosinone che hanno perso il lavoro anche a causa delle importazioni a basso costo da Paesi extra Ue. Andor: “Obiettivo indirizzare verso nuove opportunità oltre mille persone”
La Commissione europea tende una mano ai lavoratori italiani del settore della produzione dei televisori, messi in grave difficoltà dalla concorrenza degli apparecchi prodotti a basso costo in Paesi extra Ue. L’esecutivo di Bruxelles ha proposto di fornire all’Italia 3 milioni di euro del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg) per aiutare 1218 ex lavoratori del fabbricante di televisori VDC Technologies SpA e altri 54 della sua controllata Cervino Technologies Srl. VDC Technologies è stato uno dei maggiori fabbricanti di televisori in Europa. A fine 2009, l’azienda ha però chiuso definitivamente il sito di Frosinone, dove si concentra la maggior parte degli esuberi.
I fondi aiuterebbero chi ha perso il posto a trovare una nuova occupazione, attraverso orientamenti per lo sviluppo della carriera, la valorizzazione delle competenze, la formazione, il sostegno all’imprenditorialità e varie forme di indennità. Il costo stimato complessivo del pacchetto ammonta a 6,02 milioni di euro circa, la metà dei quali erogati dal Feg. La proposta va ora sottoposta all’approvazione del Parlamento europeo e del Consiglio dei ministri dell’Ue.
Tra il 2008 e il 2011, le importazioni dalla Cina all’Ue di apparecchi di telecomunicazione e di registrazione e riproduzione del suono sono aumentate del 18,7%. Durante lo stesso periodo, la quota delle importazioni di questi prodotti in Europa è aumentata dal 44% al 52,2%. Questo ha avuto profonde conseguenze sui livelli occupazionali provocando nel periodo 2008-2011 la perdita a livello europeo di 121 mila posti di lavoro circa nel settore della fabbricazione di computer e di prodotti ottici ed elettronici, pari a una riduzione del 7%.
“Nella Ue, la fabbricazione di computer, di prodotti ottici ed elettronici e di apparecchi elettrici ha subìto gravi perturbazioni per l’aumento della concorrenza di paesi esterni alla Ue, tra i quali spicca la Cina”, spiega il Commissario Ue per l’occupazione, László Andor. “La proposta odierna – spiega – contribuisce a indirizzare verso nuove opportunità di lavoro più di mille lavoratori in esubero in questo settore”.