Una lista “alternativa alle forze al potere a Berlino”, ovvero a quella “alleanza intergovernativa” tra socialdemocratici e popolari che in Germania, come in Italia “non ha saputo dare una risposta alla crisi”. Si chiamerà “Scelta europea” e sarà la lista italiana che supporterà la candidatura alla carica di presidente della Commissione europea dell’eurodeputato ed ex premier belga Guy Verhofstadt. Un cartello per ora di 13 sigle, tra partiti, movimenti e fondazioni, che afferma di voler essere “una alternativa positiva” a “l’immobilismo dei grandi partiti, quello Democratico e Forza Italia” e dei loro “rispettivi riferimenti europei, i socialisti e i popolari” ha dichiarato Verhofstadt nella conferenza di presentazione del progetto che si è svolta questa mattina a Roma. Una conferenza a cui ha partecipato con un video messaggio di auguri anche l’ex presidente del Consiglio, Romano Prodi, che ha parlato di un “progetto importante” che mette insieme diverse personalità “ma con un programma comune”, una cosa che dovrebbe essere fatta anche dagli altri partiti perché “se non arriviamo ad avere una unica piattaforma programmatica le europee saranno solo elezioni nazionali con una scheda diversa”.
La lista, che aderirà all’Alleanza dei liberali e democratici per l’Europa (Alde), vede tra i promotori l’eurodeputato Niccolò Rinaldi, vicepresidente dell’Alde, eletto in questa legislatura con l’Italia dei valori, e sarà sostenuta dal partito creato da Mario Monti, Scelta Civica, dal Centro democratico di Bruno Tabacci, da Fermare il declino, dal Partito federalista europeo e da altri soggetti e organizzazioni che si riconoscono pensiero liberale, ma anche dai Conservatori Sociali che fanno riferimento all’ex Msi, Cristiana Muscardini, al momento eurodeputata degli euroscettici dell’Ecr. “L’alleanza tra democristiani e socialisti è uno dei fattori principali di blocco nel cammino verso le riforme. Per questo vogliamo proporre agli italiani un voto diverso” ha spiegato Rinaldi che, parlando di “un progetto ancora aperto a nuovi contributi” ha assicurato: “Le liste saranno composte di personalità di alto livello”.
“I socialisti di Martin Schulz non hanno dato una vera risposta alla crisi. In metà degli Stati membri sono al governo” e non fanno che proporre “vecchie ricette: pensano che possono uscire della crisi facendo più debito”, mentre dal canto loro “non sono meglio i conservatori, presenti nell’altra metà dei governi, che vogliono risolvere tutto mantenendo lo status quo”, ha attaccato Verhofstadt secondo cui la prova di ciò è proprio l’Italia dove “decenni di potere di Silvio Berlusconi non hanno certo portato il Paese nel futuro”.
Per Andrea Romano, capogruppo di Scelta civica alla Camera, si tratta di “un progetto importante perché proviamo a unire i liberali in un Paese in cui, solitamente, dove ci sono 3 liberali possono esserci anche quattro o cinque associazioni diverse”. Secondo Romano ‘Scelta europea’ sarà una lista “liberale e non liberista”, che vuole spingere per “crescita, riforma del mercato del lavoro, liberalizzazioni”. Per Ezio Bussoletti, di Fermare il declino, dalla “crisi europea si può e si deve uscire”, ma per farlo bisogna dire di no a “euroscettici e populisti che fanno solo danni”, bisogna “usare il cervello invece che la pancia”.
Anche il democristiano Tabacci si è detto convinto della scelta di sostenere il liberale Verhofstadt che definisce un “leader europeo responsabile”, e motiva la sua adesione al gruppo dell’Alde come una maniera per non farsi “incastrare nelle ottiche della proiezione bipolare europea”, né quella socialista, “perché non sono socialista e non voglio diventarlo”, né quella popolare, perché il Ppe “non è più dei democratici cristiani, è diventato un’altra cosa dopo l’introduzione di forze populiste e nazionaliste”.
Alfonso Bianchi
Guarda il video della conferenza di presentazione di Scelta europea
Articoli correlati:
– Congresso Pse lancia Schulz: “Basta chiedere austerità ai cittadini per aiutare le banche”
– Anche Barnier si candida formalmente per correre come presidente della Commissione Ue
– È Verhofstadt il candidato liberale alla presidenza della Commissione Ue
– Commissione Ue: Juncker formalizza la candidatura, lo appoggiano Cdu e Nea Demokratia
– Dombrovskis e Barnier primi candidati ufficiali del Ppe a Presidenza Commissione Ue
– Keller e Bovè vincono le primarie online dei Verdi europei
– La Sinistra europea lancia il greco Tsipras per la presidenza della Commissione Ue