Voto quasi unanime della direzione del partito all’ingresso nella famiglia dei socialisti europei (121 sì su 124 voti). Il vicepresidente del Parlamento Ue Pittella: “Da oggi abbiamo nuova linfa”
Detto, fatto. Il Partito democratico entra nel Partito socialista europeo come promesso nei mesi scorsi da Matteo Renzi, dopo anni passati ai margini come formazione affiliata e mai come membro effettivo. L’Italia può quindi ospitare il congresso del Pse – al via a Roma questo pomeriggio – da padrone di casa vero. Renzi aveva annunciato nel suo programma per le primarie che avrebbe aderito e così è stato: la direzione si è espressa in modo favorevole con un consenso bulgaro: 121 sì, 2 astenuti, 1 solo voto contrario, quello di Beppe Fioroni. Una maggioranza schiacciante che in un solo giorno cancella sette anni di lunghissimi dibattiti e divisioni interne e così il Partito democratico diviene il trentaduesimo membro del Pse.
“L’adesione al Pse è un punto di arrivo per tante storie, ma anche un punto di partenza”, sintetizza nel suo intervento il segretario del Pd Renzi. All’interno del partito c’è però qualche mal di pancia: oltre a Beppe Fioroni non digerisce la svolta storica Enrico Gasbarra, segretatio Pd alla Camera. “Sono sempre stato e rimango contrario alla scelta di aderire al Pse”. Quindi la critica a Renzi. “Di certo non posso unirmi ai diffusi festeggiamenti perché siamo nati per scrivere una nuova storia in Italia e in Europa mentre scegliamo pigramente di rifugiarci nel vecchio contenitore della social democrazia europea, scegliamo di lasciare la Smart e di salire su una vecchia Skoda, a cui tentiamo di fare restyling”. Renzi non si scompone e va avanti per la sua strada. “Un dibattito sull’Europa è per definizione un dibattito che non finisce. È il tema del nostro futuro”.
Le reazioni comunitarie arrivano innanzitutto da Gianni Pittella, vicepresidente vicario del Parlamento europeo. “Aderire al Pse vuol dire essere davvero protagonisti del processo di riforma che contribuirà a migliorare l’Europa. L’euroscetticismo dilaga, ma da oggi abbiamo nuova linfa”. Soddisfatto anche Paolo De Castro, presidente della commissione Agricoltura del Parlamento Ue: “L’ingresso del Pd nel Pse è una scelta fondamentale, finalmente compiuta”.
“Il Congresso del Partito Socialista Europeo che si svolge in questi giorni a Roma è un appuntamento cruciale per il Partito Democratico, oltre che per i Socialisti europei nel complesso”. Dice l’eurodeputato del Pd Sergio Cofferati, vicepresidente della commissione Mercato interno e protezione dei consumatori, a margine del workshop ‘Un’economia progressista per la crescita, il lavoro ed i diritti sociali’, che lo ha visto protagonista, insieme a Paolo Guerrieri ed Alejandro Cercas di uno dei dibattiti nell’ambito del congresso del Pse. “La formalizzazione dell’adesione del PD alla famiglia socialista europea – aggiunge – è un passaggio fondamentale nel percorso del partito. Con alcuni dei deputati europei, anche sulla base del buon lavoro svolto insieme in Parlamento, lo abbiamo chiesto da tempo e sono molto soddisfatto della scelta compiuta adesso”.
Emanuele Bonini
Guarda il video dell’intervento di Renzi alla direzione del Pd:
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