Ai deputati ricorda che l’Italia può giocare un ruolo da protagonista a livello internazionale ma prima deve fare le riforme. Il semestre di presidenza è una “grandissima opportunità”
Nel discorso che il neo presidente del Consiglio Matteo Renzi tiene davanti ai deputati prima del voto di fiducia alla Camera, la parola Europa torna più e più volte. Compare come “grandissima opportunità”, quella offerta dal semestre di Presidenza italiana dell’Ue che inizierà a luglio, che “non pensiamo sia una formalità”. Ma appare anche come un soggetto che deve cambiare non poco: “Oggi l’Europa non dà speranza perché abbiamo lasciato che il dibattito sull’Europa fosse solo virgole e percentuali. Noi vogliamo un’Europa dove l’Italia non va a prendere la linea per sapere che cosa fare – sottolinea Renzi – ma dà un contributo fondamentale, perché senza l’Italia non c’è l’Europa”.
Per potere giocare il ruolo da protagonista che le spetta tra i Ventotto, però, il nostro Paese deve rimboccarsi le maniche. “O noi siamo in grado di trainare l’Europa – avverte Renzi – o l’Europa non avrà quella spinta necessaria. Per presentarci a quell’appuntamento o sciogliamo i nodi strutturali che abbiamo, o non avremo la forza”.
Insomma non si può “arrivare in Europa avendo mantenuto gli stessi problemi che ha avuto fino ad adesso, che pure gli ultimi Governi hanno cominciato a risolvere e mi riferisco al di là della facile ironia – ha sottolineato il presidente del Consiglio – a quello di Enrico Letta”. Per questo, la politica del governo uscente “sarà punto di riferimento”. Se “immaginiamo che l’Europa possa essere rimessa in discussione – insiste Renzi rivolto ai deputati – dobbiamo avere il coraggio di dire che l’Italia deve fare la riforma della legge elettorale, una riforma costituzionale che affronti due nodi problematici (il bicameralismo che perfetto non è e il rapporto con le autonomie) e che faccia interventi su lavoro, fisco, Pubblica amministrazione e giustizia”.
L’importante è capire che Bruxelles “non è il nostro nemico”: davvero, chiede Renzi, “siete fermi sui vostri pregiudizi tanto da non capire che l’Europa non è solo rispettare dei vincoli economici ma dire a noi stessi e ai nostri figli: è possibile immaginare un’Europa in cui non solo si vive nel dialogo ma di istituzioni in grado di rappresentare la speranza?”.
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