Il presidente della Commissione Esteri del Parlamento, vicinissimo a Merkel, è nella capitale ucraina con una delegazione
In seguito alla fuga del premier Viktor Yanukovich e alla liberazione di Yulia Timoshenko l’Unione europea è pronta a dare una svolta ai suoi rapporti con l’Ucraina e a fare un’offerta che potrebbe avvicinare sempre più Kiev a Bruxelles, allontanandola così da Mosca. Sul piatto ci sarebbe un finanziamento da 20 miliardi di dollari che partirà dopo la formazione del nuovo governo. A sostenerlo è il presidente della Commissione Affari Esteri del Parlamento di Strasburgo, il tedesco Elmar Brok, un fedelissimo di Angela Merkel. In un’intervista alla tv ucraina ‘1+1’ Brok ha spiegato che l’assistenza dell’Ue servirà all’Ucraina a evitare il default dopo la destituzione del presidente Yanukovich e preparerà il Paese alla firma di un accordo di associazione e libero scambio con l’Unione europea. Anche il ministro britannico delle Finanze, George Osborne, da Singapore, ha affermato: “Dobbiamo essere pronti a fornire assistenza finanziaria attraverso organizzazioni come il Fondo Monetario Internazionale”, sottolineando la necessità di “non voltare le spalle” a Kiev proprio ora che si prospetta un vero riavvicinamento con l’Europa.
L’Ue insomma usa la stessa tattica che aveva utilizzato Vladimir Putin quando, per mantenere Kiev nell’orbita di Mosca, il mese scorso aveva promesso un investimenti di 15 miliardi al Paese in titoli di Stato ucraini e uno sconto consistente da Gazprom sulle forniture di gas russo. Con il cambiare del clima politico, dopo il versamento dei primi 3 miliardi, ora quelle promesse sono venute meno e Bruxelles è intenzionata a intervenire per colmare quel vuoto.
I 20 miliardi europei comunque potrebbero non essere abbastanza. Secondo il ministro delle Finanze ad interim, Iuri Kolobov, “l’ammontare degli aiuti macroeconomici di cui ha bisogno l’Ucraina potrebbe raggiungere i 35 miliardi di dollari nel 2014-2015”, per questo, ha aggiunto, “abbiamo proposto ai nostri partner occidentali di organizzare una grande conferenza internazionale dei finanziatori”.
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