Normali cittadini dei diversi Paesi, ognuno con la sua richiesta, protagonisti dei poster dei Greens
Butikofer: “Nel prossimo Parlamento avremo più seggi”, Frassoni: “Costruire famiglia politica più forte”
Persone normali, ognuno di un diverso Paese, ognuno con una propria esigenza, un problema da risolvere o un sogno da avverare. Saranno questi i volti della campagna dei Verdi per le prossime elezioni europee. Questa mattina i co-presidenti del partito, Monica Frassoni e Reinhard Butikofer, hanno presentato la strategia che sarà messa in campo e mostrato in anteprima poster e strumenti di comunicazione online con cui i Verdi cercheranno di fare presa sui cittadini europei per cercare di aumentare il numero dei propri seggi nel futuro emiciclo.
“Cambia l’Europa, vota Green” è lo slogan scelto per la campagna che sarà lanciata ufficialmente dopo il congresso del 22 febbraio e che sarà portata avanti dai due candidati che hanno vinto le primarie online del partito, Ska Keller e José Bové. “Vogliamo indietro il nostro futuro. Siamo Spagnoli”, chiedono due giovani da uno dei manifesti, “Non tollero l’intolleranza”, afferma una signora ungherese da un altro poster, “Vogliamo sposarci”, rivendica una coppia di ragazze croate. Tutti ricordano la propria nazionalità ma concludo: “I’m Europe”. Anche per il nostro Paese è stato immaginato un manifesto particolare: “Dico no agli Ogm. Sono italiano”, protesta un signore di mezza età seduto a tavola. Ognuno potrà anche creare il proprio poster personalizzato, caricando online la propria foto e inserendo il suo claim ad hoc.
La sfida è proprio quella di coniugare per ogni Paese temi di interesse nazionale ed europeo: “Questa è una campagna speciale, più europea di qualsiasi altra prima” ha spiegato Butikofer, sostenendo che davanti alla crescente opposizione al progetto comunitario e ai populismi, l’Ue deve “trovare la forza politica e intellettuale di cambiare” anche rispetto all’austerità messa in campo negli ultimi anni come risposta alla crisi. Quanto ai risultati che si possono ottenere il co-presidente dei Verdi, si dice fiducioso: “I nostri risultati di solito sono migliori di quelli che emergono dai pronostici e già dalle prime proiezioni emerge che potremmo avere più seggi” in Paesi come Spagna, Ungheria, repubblica Ceca, Inghilterra.
Con quella che sarà la terza campagna realmente transnazionale, spiega Monica Frassoni, i Verdi vogliono “costruire una famiglia politica più forte nel Parlamento europeo per vincere contro le altre forze e creare una maggioranza che pensi ‘green’ e che lavori più efficacemente con la società civile per un’Europa migliore”. La nostra sfida, continua, “è quella di rispondere agli slogan dei populisti con affermazioni altrettanto semplici ma più convincenti”.
Letizia Pascale