Per ora in due hanno formalizzato la volontà di succedere a Barroso, ma si attende anche la discesa in campo di Juncker. Deciderà il congresso del 7 marzo a Dublino
Ci sono i primi due nomi ufficiali nella corsa che deciderà chi sarà il candidato alla presidenza della Commissione Ue per il Partito popolare europeo: si tratta di Valdis Dombrovskis e Michel Barnier. Il primo ad ufficializzare la decisione di scendere in campo è stato l’ex premier lettone Dombrovskis, che si è presentato a Bruxelles per incontrare il presidente dei popolari, Joseph Daul e formalizzare la sua disponibilità.
Dombrovskis, capolista del suo partito lettone “Unity” alle prossime elezioni europee, sarà sostenuto anche dal partito lituanio Ts-Lkd e dal partito estone Irl, entrambi della famiglia del Ppe. Un appoggio sufficiente a presentare la candidatura a Capo dell’esecutivo Ue che deve essere supportata dallo stesso partito dell’aspirante capo dell’esecutivo Ue, più due partiti di altri Paesi europei aderenti al Gruppo.
Ma ad avere ufficializzato la candidatura, secondo quanto anticipato dal quotidiano La Stampa, sarebbe anche il Commissario francese per il mercato interno, Michel Barnier che, in questi giorni, avrebbe inviato una lettera a tutti gli eurodeputati della famiglia del Ppe per annunciare la determinazione di succedere a Barroso.
C’è ancora tempo perché altri possano aggiungersi alla lista dei pretendenti, come probabilmente farà l’ex presidente dell’Eurogruppo ed ex premier lussemburghese, Jean-Claude Juncker, che molti danno come favorito e che raccoglierebbe anche i consensi della cancelliera tedesca, Angela Merkel.
Altre candidature potranno essere formalizzate fino al prossimo 5 marzo, poi la parola passerà ai membri del Partito che, riuniti il 7 marzo a Dublino, sceglieranno chi sarà a rappresentare il Ppe nella corsa per la guida dell’esecutivo Ue.