Secondo un’indagine Ue la maggioranza dei cittadini limita l’uso di internet fuori confine: se il servizio non comportasse tariffe aggiuntive ci sarebbero 300mila utenti in più. La commissaria all’Agenda digitale Kroes: “Cifre impressionanti, è follia a livello economico”
C’è chi limita l’uso di internet, chi sostituisce le telefonate con qualche sms e chi, per evitare sorprese, spegne del tutto il proprio telefonino: in un modo o nell’altro, la stragrande maggioranza dei cittadini europei, quando si trova all’estero, usa ancora con molta diffidenza il proprio telefono cellulare. È quanto emerge a un’indagine della Commissione europea, secondo cui le società di telecomunicazioni si stanno lasciando sfuggire un mercato di circa 300 milioni di utenti proprio a causa delle politiche dei prezzi del roaming.
Tra coloro che si trovano in viaggio in un altro Paese, secondo la Commissione, praticamente tutti (ben il 94%) rinunciano ad utilizzare servizi come Facebook sul cellulare per timore dei costi del roaming. Ma tanti sono anche quelli che fanno una scelta più radicale: il 47% evita del tutto di collegarsi a internet. Solo un utente su dieci, poi, consulta le mail come se fosse a casa sua, milioni di persone (2 su 10) inviano sms invece di imbarcarsi in costose telefonate, mentre più di un quarto degli utenti (il 28%) preferisce non correre rischi e semplicemente spegne il cellulare fino al ritorno in Patria. Soltanto l’8% dei viaggiatori chiama con il cellulare all’estero usandolo come se fosse a casa, mentre 3 utenti su 10 non usano mai il cellulare quando sono in viaggio in un altro paese.
Il problema non riguarda solo vacanzieri o viaggiatori occasionali: a disattivare il traffico dati del cellulare all’estero sono soprattutto i viaggiatori più assidui, quelli meglio informati sui reali costi dell’uso di internet in roaming dal cellulare.
“Queste cifre sono francamente impressionanti” commenta la Vicepresidente della Commissione europea, Neelie Kroes: “È evidente che dobbiamo completare l’opera eliminando i costi del roaming. I consumatori riducono all’osso l’uso del cellulare, comportamento che non ha alcun senso, nemmeno dal punto di vista delle compagnie telefoniche”. Non soltanto si complica la vita dei cittadini e le società di telecomunicazione non guadagnano: mentre l’economia europea delle app è in piena espansione, i costi del roaming sono un freno per questo nuovo settore. Particolarmente svantaggiate risultano le applicazioni che riguardano le guide di viaggio, le mappe e le foto: “Gravando milioni di imprese di costi supplementari e facendo perdere profitti alle società che producono app il roaming non ha senso in un mercato unico, è una follia a livello economico”, conclude Kroes.
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