Merkel chiede una “Soluzione rapida”. Per Barroso Renzi è un “europeista”
Per il momento l’Europa resta a guardare e aspetta di capire quali saranno gli effetti dell’ennesimo terremoto politico sui rapporti dell’Italia con l’Unione europea. Come sempre l’esecutivo Ue non vuole entrare nel merito di quello che è solo un “processo democratico interno” ma, con rassegnazione, si limita a “prendere nota” del cambio al vertice del Governo italiano. Rimane però il fatto che dal prossimo Presidente del Consiglio, poco importa chi sarà, Bruxelles si aspetta passi avanti sugli impegni presi: “La Commissione resta fiduciosa nella volontà e nella capacità italiane di proseguire le riforme e gli sforzi di consolidamento” ha fatto sapere la portavoce della Commissione, Pia Ahrenkilde-Hansen. Tanto più che all’orizzionte ci sono appuntamenti importanti: “Continuiamo a lavorare con l’Italia in vista della Presidenza italiana nel secondo semestre dell’anno”, ha aggiunto la portavoce.
Matteo Renzi è “impegnato come europeo” e ha “un profondo interesse per il processo di integrazione europea”, ha commentato il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso. Il capo dell’esecutivo Ue ha ricordato di avere incontrato il futuro capo del governo italiano “in diverse occasioni” e pur non volendo entrare nello specifico della situazione politica del nostro Paese ha sottolineato che “in generale la posizione italiana è sempre molto leale rispetto al progetto europeo”. In ogni caso, ha ribadito Barroso, l’Ue “resta fiduciosa nel fatto che l’Italia continuerà con le riforme strutturali e gli sforzi di consolidamento dei conti pubblici”.
Bruxelles aspetta di capire quali saranno le misure economiche messe in campo dall’Italia: “Non abbiamo niente di nuovo da dire oggi – ha detto il portavoce del vicepresidente Olli Rehn, Simon Ò Connor – aspettiamo di conoscere i dettagli della spending review quando verranno comunicati”. Soltanto quando il nuovo governo “sarà pienamente operativo allora potremo analizzare la politica economica” ha concluso.
E una discussione intensa e approfondita sugli impegni del nostro Paese ci sarà anche tra i Paesi dell’Eurozona, ma soltanto quando si saprà di più sulla composizione del nuovo governo: il tema della crisi di governo italiana non dovrebbe essere in discussione al prossimo Eurogruppo. Fonti dell’Eurogruppo hanno anche definito “trascurabili” i margini di manovra dell’Italia sul bilancio.
“Chiunque sarà al governo dovrà fare in modo di varare immediatamente quelle riforme strutturali che servono all’economia per ripartire” commenta intanto il Commissario europeo italiano, Antonio Tajani. Per prima cosa, dice il responsabile Ue per l’industria serve “un progetto serio da inoltrare a Bruxelles per ottenere un’interpretazione elastica del patto di stabilita, poi il pagamento dei crediti delle piccole imprese da parte della Pubblica Amministrazione, infine la riduzione del costo del lavoro e della pressione fiscale sulle aziende”.
Cauti gli altri leader europei, molti dei quali guardano la situazione politica italiana senza commentare. La prima a prendere una posizione è la cancelliera tedesca, Angela Merkel: “Seguiamo la crisi con grande attenzione – ha detto tramite il suo portavoce, Steffen Seibert -. Il governo tedesco auspica una soluzione rapida”.
Letizia Pascale