La gestione della rete al momento è in mano alla Icann, organizzazione legata al governo statunitense
La commissaria Kroes: “Tutti devono avere voce in capitolo, non bisogna centralizzare”
La govoernance di internet deve essere riformate, soprattutto alla luce dei recenti scandali sulla sorveglianza di massa, è deve essere resa più libera, trasparente e inclusiva. Ma per raggiungere questo risultato non si può affidarla al controllo diretto delle nazioni Unite come qualcuno sta proponendo. Tra questi Cina e Russia che in questo modo potrebbero far valere il loro peso in quanto membri del Consiglio di sicurezza. “Ci opponiamo al passaggio del controllo di internet alle Nazioni Unite o ai governi” ha dichiarato il commissario Ue per l’agenda digitale, Neelie Kroes nel presentare la strategia Ue sulla riforma della regolamentazione del Web. “Vogliamo un chiaro programma per la globalizzazione della governance di internet in modo che tutti possano avere una voce nel dibattito” ha detto la commissaria, ma “non possiamo permettere che internet si trasformi in una serie di reti regionali o nazionali”.
Al momento internet è di fatto controllato dagli Stati Uniti attraverso Icann, un’organizzazione no profit basata in California e legata alle autorità Usa. Per Kroes questo modello è da migliorare con una “riforma” anche se non ritiene ci sia bisogno di una “rivoluzione”. Bruxelles vuole che l’Icann e le sue funzioni di attribuzione di domini e indirizzi web venga globalizzata, che si crei una piattaforma online per aumentare la trasparenza sulle politiche per la Rete, si attui una revisione dei conflitti tra leggi o giurisdizioni nazionali e ci si impegni a definire una serie di principi per la governance di internet per garantirne la natura aperta e non frammentata e per globalizzare il processo decisionale, incluso il coordinamento per i nomi dei domini e degli indirizzi IP.
Ma nel fare questo non non si deve né frammentare né centralizzarlo troppo il controllo. “Alcuni chiedono all’Unione internazionale delle Telecomunicazioni di prendere il controllo delle funzioni di Internet, sono d’accordo che i governi abbiano un ruolo cruciale da giocare, ma gli approcci dall’alto verso il basso non sono la risposta giusta” ha spiegato Kroes secondo cui “dobbiamo rafforzare il modello a più attori per preservare Internet come motore veloce per l’innovazione” in quanto “le nostre libertà fondamentali e diritti non sono negoziabili”.