Il tema sarà sollevato lunedì nel Consiglio Affari esteri, ma non è attesa nessuna decisione
A spinegere per la linea dura contro Kiev soprattutto la Germania
L’Europa apre ufficialmente il capitolo relativo a possibili sanzioni contro l’Ucraina per i disordini e la repressione dei manifestanti a Kiev. Il tema sarà sollevato lunedì in occasione della riunione del consiglio Affari esteri, dove i ventotto discuteranno anche di Ucraina. Decisioni non verranno prese, né ci si attende la definizione di misure specifiche, ma quel che a Bruxelles danno per certo è che “alcuni ministri” apriranno il dibattito sull’imposizione di sanzioni contro il governo di Kiev.
L’iniziativa sarà con ogni probabilità di marca tedesca: la Germania è il paese che più di tutti vorrebbe adottare la linea dura per una soluzione ai disordini nell’ex repubblica sovietica, ma l’Ue non appare al momento sufficienete decisa a procedere in questa direzione. Anche perché l’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’Ue, Catherine Ashton, ha più volte ribadito che è importante sostenere l’economia ucraina, e questa resta al momento la sua linea. Non è tuttavia un mistero che il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, abbia ventilato l’ipotesi di azioni contro l’Ucraina. Non ci sono però dubbi sul fatto che lunedì la questione delle sanzioni sarà sul tavolo, e che il dialogo prenderà ufficialmente avvio. Non era inizialmente previsto, ma le pressioni tedesche porteranno a una modifica dell’ordine del giorno.
E.B.
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