Il Presidente del Consiglio europeo difende il processo d’integrazione e invita i paesi membri a promuovere i valori comunitari in campagna elettorale
L’Unione europea non va rimessa in discussione. Indietro non si torna. Al massimo si riapre il dibattito su come completare il processo di integrazione dell’Ue. Lo sostiene Herman Van Rompuy in un discorso pronunciato a Lubjana. Il presidente del Consiglio europeo, in visita ufficiale nello stato membro, riserva le ultime parole a quanti, in Europa, vorrebbero meno Europa e più stati nazionali. A chi, insomma, vorrebbe un allentamento del processo di integrazione. “Non possiamo immaginare un ritorno al passato con frontiere nazionali e valute nazionali”, dice Van Rompuy dopo l’incontro con il primo ministro Sloveno, Alenka Bratusek. “L’Unione europea ha portato pace, prosperità e democrazia”. E anche in prospettiva, continua Van Rompuy, l’Ue non cesserà di produrre i propri benefici. “Il 2014 sarà un anno importante, anche per via delle elezioni europee di maggio”. Per questo motivo tutti i paesi membri devono darsi da fare per circoscrivere gli anti-europeisti e gli euroscettici. “I politici devono lottare per le nostre convinzioni europee, per le nostre politiche, e dire, mentre si preparano alle elezioni di maggio, quali sono gli interessi di lungo periodo per i nostri cittadini”.
R.G.