Oggi sarà consegnata la prima lettera. Se entro cinque settimane non ci saranno risposte soddisfacenti arriverà la “messa in mora”. Rischio multe fini al 4 miliardi
Come annunciato venerdì a Roma dal vice presidente Antonio Tajani, la Commissione europea ha avviato l’iter per la procedura di infrazione contro l’Italia per la violazione della direttiva europea sui ritardi nei pagamenti alle imprese da parte della pubblica amministrazione.
Lo ha confermato Tajani in una conferenza stampa a Roma., spiegando che “a seguito delle denunce di violazione della direttiva da parte di diverse associazioni ho deciso di avviare le pratiche per attivare le procedure contro l’Italia per una la violazione degli articoli 4 e 7 della direttiva europea sui ritardi dei pagamenti”.
Una prima lettera, ha aggiunto il vice presidente partirà oggi pomeriggio “e l’Italia avrà 5 settimane di tempo per dimostrare che la violazione non c’è stata altrimenti partirà una lettera di messa in mora”. Se non si daranno risposte soddisfacenti, lItalia richia una sanzione molto pesante che può arrivare ai 3-4 miliardi di euro, “circa un anno di Imu”, ha detto Tajani.
Tajani non ha poi voluto polemizzare con il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, il quale ha sostenuto che al contrario di quanto dice la Commissione in Italia c’è una sostanziale accelerazione dei tempi di pagamento. “né io né la Commissione vogliamo polemizzare con alcuno: l’Italia ha 5 settimane di tempo per dimostrare che non c’è stata violazione della direttiva e, se sarà così, ne saremo ben felici”.