Rasmussen preoccupato. Il budget iniziale non basta, chiesti dalle ditte circa 245 milioni di più rispetto al previsto
A.A.A. Nuova sede cercasi. Strano ma vero, l’annuncio arriva dalla Nato. Anche se in realtà più che un annuncio le parole del segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Anders Fogh Rasmussen, suonano più come campanello d’allarme. Non è entrato nel merito della questione, ma ha ammesso che le ditte alle prese con la costruzione del nuovo quartier generale hanno chiesto più soldi e più tempo per completare i lavori. Un problema, considerando anche la crisi che già costringe i paesi membri a investire meno nella difesa. “In Afghanistan – ha detto Rasmussen nel corso della conferenza stampa indetta per illustrare i risultati dell’attività del 2013 – abbiamo imparato lezioni utili per tutte le altre missioni: dobbiamo investire in capacità per far fronte a tutte le sfide del futuro”. Il futuro più prossimo è però il quartier generale, in fase di realizzazione dall’altra parte della strada su cui si affaccia la sede che ospita ancora oggi l’Alleanza atlantica.
Avviati a ottobre 2010, i lavori dovrebbero terminare all’inizio del 2016, e il costo complessivo dell’opera è previsto in 750 milioni di euro (ma è previsto che possano lievitare fino a un miliardo per costi aggiuntivi imprevisti). Accordi rimessi però in discussione, come ammesso da Rasmussen senza entrare nel dettaglio. “Come sapete nel 1999 i paesi dell’Alleanza hanno deciso che la Nato aveva bisogno di una sede definitiva, alternativa a quella provvisoria in cui ci troviamo da decenni”. Ora le cose sono cambiate. “La nostra nazione ospitante, il Belgio, è responsabile per l’accoglienza”. Le autorità belghe, ha rilevato Rasmussen, “ci hanno informato del fatto che la ditta chiede più tempo e più soldi” per terminare i lavori in corso. “Adesso sono in corso negoziazioni, ma queste richieste sono fonte di preoccupazione per tutti noi”.
Le preoccupazioni hanno ragion d’essere. Senza una nuova iniezione di capite i lavori rischiano di fermarsi, e la Nato rischia di rimanere con un cantiere al posto di un nuovo quartier generale a Evere. Ma anche nello scenario migliore, trovare i circa 245 milioni di euro ‘extra’ richiesti, comporterà, sembra, almeno un ritardo nei completamento dei lavori di nove-dieci mesi. E il dover chiedere ai paesi della Nato di mettere sul piatto nuove risorse.
Renato Giannetti