Ogni anni nel mondo si scambiano 200 miliardi di falsi medicinali, capi di abbigliamento, orologi, pezzi di ricambio, con grave danno per l’economia
Lunedì 27 gennaio il Vicepresidente della Commissione Europea, responsabile per l’Industria e l’Imprenditoria, Antonio Tajani, sarà a Roma per partecipare a un evento sulla lotta alla contraffazione, organizzato dalla Commissione europea, dalla Guardia di Finanza, e dal Senato.
All’evento partecipano il Presidente del Senato Pietro Grasso, la Presidente del comitato tecnico per la Tutela del Made-In e lotta alla contraffazione di Confindustria Lisa Ferrarini, il Comandante Generale della Guardia di Finanza Saverio Capolupo, il Direttore Generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Giuseppe Peleggi.
L’evento si inserisce nel contesto di una campagna di informazione sulla Lotta alla contraffazione e rilancio della crescita. Il volume mondiale degli scambi di merci contraffatte è di 200 miliardi di euro ogni anno con impatto negativo sull’economia.
“I prodotti contraffatti rappresentano un freno alla competitività economica e alla crescita Europea – spiega Tajani – facendo perdere ogni anno centinaia di migliaia di posti di lavoro. Le merci contraffate rappresentano inoltre una seria minaccia alla sicurezza e alla salute del cittadino. Nell’attuale contesto di crisi economica con alti livelli di disoccupazione, è importante impegnarsi in una lotta senza quartiere alla contraffazione usando tutti gli strumenti a nostra disposizione.”
La contraffazione tocca una moltitudine di settori: farmaci, moda, cibo, pezzi di ricambio per automobili, elettrodomestici, cosmetici e anche i giocattoli. L’industria della moda è tra le più colpite. I prodotti di moda falsificati rappresentano il 60% dei casi di contraffazione registrati dalle dogane dell’UE, e l’effetto domino è immenso. Considerevole è anche il danno all’erario. Ogni anno, solo nei Paesi del G20, ben 60 miliardi di euro sono sottratti alle dichiarazioni IVA dal traffico di merci contraffatte.
Nel 2012, con il rafforzamento della normativa doganale europea, sono stati requisiti circa 40 milioni di articoli contraffatti alle frontiere dell’Unione europea, per un valore complessivo di circa 1 miliardo di euro.
I pacchi postali e i pacchi trasportati dai corrieri hanno rappresentato circa il 70% degli interventi doganali del 2012, con il 23% dei sequestri del traffico postale costituito da farmaci.
La lotta al fenomeno della contraffazione necessita di un approccio congiunto a livello europeo. É fondamentale, infatti, che tutti gli Stati Ue si impegnino equamente. Purtroppo esistono ancora oggi disparità molto forti tra un Paese e l’altro, sia in termini di quantità che di qualità dei controlli e dei successivi interventi. Il 92% dei controlli complessivi in Europa sono condotti in appena 10 Stati Ue. Gli obblighi di etichettatura, comprendenti l’indicazione d’origine (Made In), rappresenterebbero un ulteriore valido strumento di controllo in tutela delle merci originali, con effetto deterrente per quelle contraffatte. Inoltre, considerata la provenienza estera di gran parte dei prodotti sequestrati alle frontiere europee, diventa imprescindibile la necessità di porre il tema della contraffazione al centro del dibattito con i partner internazionali dell’UE, Cina in primis.
Perla Ressese