Secondo il premier britannico la Commissione europea, ossessionata dalla burocrazia, sta mettendo a rischio una potenziale rivoluzione: “Gli investitori se ne andranno presto altrove”
Regole “pesanti, ingiustificate e premature” che faranno presto scappare altrove i possibili investitori. Il premier britannico David Cameron torna ad attaccare la burocrazia comunitaria che, a suo dire, ostacola la crescita e, parlando al Forum economico mondiale di Davos, in Svizzera, si scaglia questa volta in particolare contro le raccomandazioni adottate dalla Commissione in merito all’estrazione di gas di scisto.
L’Europa deve imparare la lezione dall’America dove lo Shale gas, estratto in grandi quantità, ha ridotto il costo dell’energia, incoraggiando le imprese a creare nuovi posti di lavoro, esorta Cameron. Ma la politica messa in campo dall’Unione europea non sembra andare in questa direzione: proprio in questi giorni l’esecutivo Ue ha adottato una risoluzione (non vincolante) per chiedere ai Paesi membri di adottare misure che minimizzino i rischi ambientali e per la salute dell’uomo, legati all’estrazione con l’invasiva tecnica del “fracking”. Gli Stati dovranno comunicare le misure adottate a Bruxelles, che ne monitorerà l’applicazione e dopo 18 mesi potrà imporre norme obbligatorie se si renderà conto che le raccomandazioni sono state disattese.
Un approccio che non piace affatto a Cameron: “Dobbiamo essere chiari sul fatto che se l’Unione europea o i suoi Stati membri impongono oneri normativi pesanti, ingiustificati o prematuri in materia di esplorazione di gas di scisto in Europa, gli investitori si dirigeranno presto altrove” ha detto il premier britannico. In America i prezzi dell’energia per le industrie sono ormai solo un quarto di quelli che ci sono in Europa, ha ricordato Cameron, sottolineando che una regolamentazione eccessiva è controproducente.
Secondo Cameron la Commissione europea è “così ossessionata dalle lungaggini burocratiche da pensare che la rimozione di norme che danneggiano le aziende sia un atto di autolesionismo”. I funzionari, ha aggiunto, pensano di non fare il loro lavoro se non producono nuove regolamentazioni. Così l’Ue sta mettendo a rischio una rivoluzione potenziale come quella dello Shale gas.
Letizia Pascale
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