Il nostro è al 132,9% del Pil, rimane il secondo più elevato dopo quello della Grecia ma Eurostat registra per il terzo trimestre 2013 una riduzione dello 0,4%. Cresce invece nell’Ue a 28
Torna a calare, per la prima volta dopo sei anni, il debito pubblico dei 17 Paesi dell’Eurozona. Alla fine del terzo trimestre 2013, il rapporto debito/Pil nell’area euro è diminuito al 92,7% contro il 93,4% registrato nel secondo trimestre: si passa a 8.842 miliardi di euro, contro gli 8.875 miliardi dei precedenti tre mesi Lo rivela Eurostat, facendo notare che si tratta del primo calo in termini assoluti dal quarto trimestre del 2007. Diversa la situazione nell’Europa a 28, dove il rapporto è cresciuto dall’86,7% all’86,8%.
Quello italiano scende da 2.076,371 miliardi a 2.068,722 miliardi di euro e si attesta al 132,9% del Pil, rimanendo il secondo debito più elevato dopo quello della Grecia, dove il rapporto col Pil è del 171,8%. Seguono Portogallo (128,7%) e Irlanda (124,8%), mentre i più virtuosi sono Estonia (10%) e Lussemburgo (27%). Nonostante rimanga elevatissimo, il debito italiano è comunque in calo (l’ultima rilevazione lo dava al 133,3%): la riduzione dello 0,4% è la prima dal terzo trimestre 2011. In calo anche il debito delle altre principali economie europee: quello della Germania è al 78,4% e quello della Francia al 92,7%. Sale invece il debito della Spagna (dal 92,2% al 93,4%).