Dopo avere ricevuto dall’Aiea la conferma che Teheran sta rispettando gli impegni presi con il Gruppo 5+1, i ministri degli esteri del’Ue hanno formalizzato l’alleggerimento temporaneo. Ashton: “Passo importante ma serve di più”
Come promesso l’Unione europea fa la sua parte e dopo avere verificato che l’Iran sta effettivamente mettendo in atto il piano d’azione per lo smantellamento del proprio arsenale nucleare, sospende a partire da oggi una parte delle sanzioni economiche imposte nei confronti di Teheran. A confermare che il Paese sta rispettando l’accordo raggiunto con il gruppo 5+1 lo scorso novembre a Ginevra, è arrivato oggi il rapporto dell’Agenzia internazionale per l’Energia Atomica secondo cui Teheran ha sospeso una parte delle attività di arricchimento.
Una conferma che ha spianato la strada ai ministri degli esteri dell’Ue che ieri hanno così formalizzato la sospensione temporanea di alcune misure restrittive per i prossimi sei mesi. Si tratta di una prima tappa in vista di una soluzione definitiva e il periodo di sospensione potrà essere prolungato con il consenso di entrambe le parti, il Gruppo 5+1 e l’Iran.
Le sanzioni sospese dall’Ue riguardano in particolare il commercio di prodotti petroliferi. Per i prossimi sei mesi, spiega il Consiglio, non ci saranno più “il divieto di assicurazione e riassicurazione connessi al trasporto di petrolio greggio iraniano, il divieto di importare, acquistare, trasportare prodotti petrolchimici iraniani ed i servizi finanziari connessi”. Ma l’alleggerimento toccherà anche il commercio in oro e metalli preziosi: sospeso “il divieto che colpisce il commercio con il governo iraniano, i suoi organismi pubblici e la Banca centrale iraniana”.
Come previsto dal piano d’azione congiunto, poi, le soglie per l’obbligo di previa autorizzazione in materia di transazioni finanziarie da e verso l’Iran sono state moltiplicate per dieci: da 40 mila a 400 mila euro, così da facilitare il commercio legittimo con il Paese. Inoltre diversi fondi iraniani saranno scongelati e resi disponibili per acquisti e commercio a scopi umanitari.
Rimangono comunque diverse sanzioni, che continuano ad applicarsi a gran parte dell’economia iraniana: al suo settore energetico, a quello finanziario, della navigazione e delle costruzioni navali. Resta anche il divieto di commerciare ed eseguire transazioni finanziarie con numerose società, banche e individui.
“È un importante primo passo – commenta l’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Catherine Ashton – ma servirà più lavoro per rispondere pienamente alle preoccupazioni della comunità internazionale sulla natura esclusivamente pacifica del programma nucleare iraniano”. Il nostro obiettivo, mette in agenda Ashton, “è di avviare i negoziati su una soluzione globale con l’Iran nel mese di febbraio”.
Letizia Pascale
Leggi anche:
– Nucleare Iran, Ue revocherà le sanzioni a partire dal 20 gennaio
– Nucleare iraniano, il 20 gennaio parte l’accordo, Ue pronta a rimuovere le sanzioni