Il Partito annuncia che è stato raggiunto un accordo con l’altro candidato, Olli Rehn. L’attuale Commissario correrà per “alte cariche nel campo degli affari economici o della politica estera”
Olli Rehn si ritira dalla corsa alla Presidenza della Commissione europea e con quasi due settimane di anticipo sul congresso del primo febbraio, che lo decreterà ufficialmente, anche i Liberaldemocratici hanno il loro candidato a capo dell’esecutivo Ue. Si tratta di Guy Verhofstadt, ex premier belga e attuale capogruppo parlamentare Alde. A lasciargli campo libero, l’accordo raggiunto oggi tra quelli che fino a questo momento erano i due candidati per la stessa carica.
Ad annunciarlo è il presidente dell’Alde Sir Graham Watson. “L’accordo propone che i due candidati conducano congiuntamente la campagna, alla pari” scrive, ma sui ruoli è stata trovata una divisione ben precisa: Verhofstadt sarà il candidato per la presidenza della Commissione mentre Rehn, attuale commissario europeo per gli affari economici e monetari, sarà il candidato “per una delle altre alte cariche dell’Ue, in particolare nel campo degli affari economici o della politica estera”.
Sembra un buon gioco di squadra per avere due candidati forti di fronte a qualsiasi esito delle prossime elezioni europee. In sostanza, nel caso in cuoi Verhofstadt non possa o non riesca a giocare la partita per la presidenza della Commissione dopo le elezioni, Rehn potrebbe candidarsi a continuare il proprio incarico attuale al portafoglio per gli Affari economici. O, spostandosi sugli esteri, potrebbe essere in lizza per la successione di Catherine Ashton come Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, ruolo ricoperto prima di quello attuale.
“Accolgo con favore il fatto di avere due candidati estremamente qualificati per posizioni di primo piano nell’Ue e non vedo l’ora di sottoporre il loro accordo al partito” commenta Watson, annunciando di avere scritto alla direzione del partito per proporre una mozione a sostegno dell’accordo da presentare in occasione della riunione del primo febbraio a Bruxelles. “Sono convinto – conclude – che i liberaldemocratici combatteranno una campagna efficace e vittoriosa per un’Europa più liberale”.
“Dobbiamo favorire una nuova e positiva visione per l’Unione europea di domani – dice Verhofstadt in una nota – , che si basa su quanto è stato realizzato nel corso degli ultimi 60 anni, ma funzioni in modo più efficiente ed efficace. Sono onorato di giocare un ruolo in questo sforzo”.