Il mais geneticamente modificato Pioneer 1507 non deve essere messo sul mercato. A chiederlo è il Parlamento europeo che, in sessione Plenaria, ha approvato (385 voti favorevoli, 201 contrari e 30 astensioni) una risoluzione che invia una chiara richiesta al Consiglio dei ministri dell’Ue: respingere la proposta avanzata dalla Commissione europea. A novembre, infatti, l’esecutivo Ue ha deciso di sottoporre al Consiglio una nuova proposta per l’autorizzazione di questa coltura. Domanda che il Consiglio dovrà esaminare entro il 12 febbraio 2014.
Il mais Pioneer contiene un gene che esprime la tossina insetticida Bt, letale per la Pirale, un lepidottero infestante ma, secondo i deputati, non è priva di rischi nemmeno per farfalle e falene. Eppure, la proposta della Commissione non specifica eventuali “condizioni per la protezione di particolari ecosistemi/ambienti o aree geografiche”, così come richiesto dalle norme comunitarie sull’emissione deliberata nell’ambiente di organismi geneticamente modificati. Inoltre il mais transgenico è resistente all’erbicida Glufosinato Ammonio ma l’Ue, fanno notare i deputati, classifica il glufosinato come sostanza tossica per la riproduzione e non autorizzerà il suo utilizzo dopo il 2017.
La risoluzione votata dall’Aula ricorda che la stessa Efsa ha riconosciuto che sussiste un rischio per i lepidotteri “non bersaglio” (cioè non nocivi per il mais) come farfalle e falene, contrariamente a quanto affermato dalla multinazionale produttrice, la Piooneer, che parla di rischi “trascurabili”.
Per tutte queste ragioni gli europarlamentari chiedono al Consiglio Ue di bocciare la proposta di autorizzazione presentata della Commissione europea e sollecitano anche lo stesso esecutivo comunitario a non proporre o rinnovare le autorizzazioni di qualsiasi varietà Ogm fino a quando non siano stati migliorati i metodi di valutazione del rischio. È la prima volta che il Parlamento europeo interviene a contrastare, con una propria iniziativa diretta, la possibile autorizzazione di un Ogm.
“Questo voto è un chiaro rimprovero alla Commissione europea e dà un chiaro mandato democratico ai governi dell’Unione europea di respingere la proposta di autorizzazione di questa varietà di mais Ogm”, commenta per i Verdi, Bart Staes. “L’approccio entusiasta da parte della Commissione verso questa tecnologia controversa e impopolare – continua – semplicemente non è accettabile e igoverni dell’Ue in sede di Consiglio devono ora fornire una risposta chiara e rifiutare questa autorizzazione”.
“Accolgo con estrema soddisfazione il voto” afferma anche il deputato dell’Alde e promotore della risoluzione, Andrea Zanoni, pur facendo notare che troppi deputati italiani hanno votato contro”. Secondo Zanoni “ad oggi le posizioni sugli Ogm sono troppo contrastanti e all’interno degli stessi Paesi membri il quadro normativo presenta ancora troppe lacune”. Per questo prima di proseguire “bisogna assicurare dal punto di vista normativo che i Paesi contrari al transgenico come l’Italia possano tutelare i propri consumatori”.
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