Entro il 2020 le plastiche più pericolose e alcuni sacchetti di plastica devono essere messi al bando, e nel frattampo l’Unione europea deve introdurre “obiettivi vincolanti “per il riciclaggio “fino all’80%” dei rifiuti di plastica. Lo chiede il Parlamento europeo nella risoluzione approvata dall’Aula riunita a Strasburgo. I rifiuti di plastica, denunciano i deputati europei nella risoluzione, sono dannosi per l’ambiente soprattutto “a causa della carente applicazione della normativa Ue sui rifiuti e per la mancanza di leggi comunitarie specifiche in materia di rifiuti plastici”. Da qui la proposta per dell’obbligo di raccolta e separazione degli scarti in plastica, con criteri obbligatori per il riuso e i criteri armonizzati per la raccolta formulati “in modo da garantire una concorrenza leale”.
A tal proposito il Parlamento esorta Commissione europea a presentare entro il 2014 proposte per eliminare progressivamente lo smaltimento in discarica dei rifiuti riciclabili e recuperabili, “senza incentivare l’incenerimento di questi rifiuti”. Ancora, la risoluzione esorta a investire di più per la ricerca e lo sviluppo di plastiche di nuova generazione, meno inquinanti, quali sostanza maggiormente biodegradabili e plastiche compostabili. Il provvedimento riguarda da vicino paesi come l’Italia, tradizionalmente poco virtuosa nella gestione del ciclo dei rifiuti e con procedure d’infrazione avviate per le emergenze in Campania e nel Lazio. Un pieno e corretto riciclo della plastica, si stima nella risoluzione, potrebbe produrre un risparmio di 72 miliardi di euro l’anno, incrementare il fatturato annuo dell’Ue di 42 miliardi di euro nel settore della gestione e del riciclaggio dei rifiuti, creando più di 400mila posti di lavoro.
“Il Parlamento ha indicato la strada per affrontare l’enorme problema dell’impatto negativo dei rifiuti di plastica sull’ambiente e sulla salute umana”, il commento di Vittorio Prodi (S&D), relatore del provvedimento.
“Oggi abbiamo ribadito che desideriamo cambiare le cattive abitudini e prendere in considerazione i nostri prodotti, dalla produzione fino allo smaltimento finale”. Soddisfatto il relatore ombra dell’Alde, il bulgaro Vladko Panayotov. “Abbiamo saputo raggiungere un accordo molto ambizioso sulle priorità per la strategia europea per i rifiuti di plastica. Ho fiducia che questa risoluzione spingerà ancora di più l’Europa ad innovare a tutti i livelli in tutti gli stati membri”. Per i Verdi adesso i paesi dell’Ue non avranno più alibi. “Il Parlamento oggi ha espresso in modo chiaro la necessità di fare di più per risolvere il problema dei rifiuti di plastica e il loro impatto sull’ambiente e sulla salute”, il commento di Margrete Auken.