Per i nuovi veicoli il tetto dovrà essere ridotto dagli attuali 203 g/km a 147 g/km entro il 2020
Riguarderà la media delle nuove produzioni delle case automobilistiche europee
Il Parlamento europeo ha fissato i nuovi limiti di emissioni di Co2 per i veicoli commerciali leggeri che saranno venduti nell’Ue. L’Aula di Strasburgo ha stabilito che il tetto dovrà essere ridotto dagli attuali 203 g/km a 175 g/km dopo il 2017 e a 147 g/km entro il 2020, in più i deputati chiedono l’introduzione di metodi più affidabili per i controlli delle emissioni. “Dopo trattative difficili, abbiamo raggiunto un risultato. Sono contento che non si sia ceduto a nessun tipo di pressione per cambiare l’obiettivo. Considerando che la durata dei veicoli commerciali leggeri è più lunga di quella delle autovetture, è opportuno rispettare l’obiettivo prefissato”, ha dichiarato il relatore Holger Krahmer (Alde), la cui relazione è stata approvata con 552 voti favorevoli, 110 contrari e 12 astensioni.
Il provvedimento si applicherà ai nuovi veicoli prodotti e immatricolati nell’Ue con un peso fino a 2.610 tonnellate senza carico e 3,5 tonnellate a pieno carico. L’obiettivo di 147g/km, da raggiungere entro il 2020 rappresenta la media delle emissioni massime autorizzate, in questo modo le aziende potranno continuare a produrre i vecchi veicoli ma dovranno anche produrre abbastanza modelli più puliti per poter raggiungere così un “equilibrio”. Per chi non rispetterà i nuovi limiti sono previste sanzioni. Secondo quanto concordato da deputati e Consiglio l’obiettivo sarà però applicabile soltanto alle aziende che producono più di mille veicoli l’anno.
“Il percorso che abbiamo intrapreso permetterà anche di stabilire un ulteriore target al 2025. Abbiamo chiesto alla Commissione europea di eseguire uno studio d´impatto sui nuovi target e grazie anche alle nuove tecnologie sarà possibile migliorare ulteriormente la vivibilità nelle nostre città” ha aggiunto Salvatore Tatarella, relatore ombra per il Ppe.
Per incentivare la produzione di mezzi “verdi” l’Aula ha votato la proroga dei “supercrediti” destinati ai veicoli che emettono meno di 50 g/km di CO2, ma gli incentivi dureranno solo fino al 2018. In fine i deputati hanno chiesto che vengano colmate le lacune nell’attuale protocollo di controllo delle prestazioni ambientali, e per farlo hanno concordato l’impegno da parte della Commissione europea di sostituire al più presto l’attuale sistema di controllo, ritenuto inefficace, con la nuova Procedura World Light Duty Test (WLTP), definita dalle Nazioni Unite.
Critiche al testo sono però arrivate però dai Greens che chiedevano limiti più “ambiziosi” che sarebbero stati utili non solo per l’ambiente ma anche per l’economia “con risparmi fino a 5mila euro a van, grazie a una maggiore efficienza dei motori” ha spiegato Carl Schlyter, portavoce del gruppo per le questioni ambientali. “Purtroppo – ha aggiunto Schlyter – tale normativa si limita a confermare limiti che sono stati fissati nel 2011 sulla base di dati incompleti, e non riesce a impostare limiti per il 2015”.
Alfonso Bianchi