Lo dirigerà Lamy, già responsabile per il Commercio nella Commissione Prodi e direttore del Wto
La commissaria Kroes: “ L’Europa ha bisogno di usare il proprio spettro in modo più efficiente”
L’accelerazione dello scambio di informazioni audiovisive attraverso le alte frequenze tv e internet diventa una priorità della Commissione europea, che ha deciso di istituire un gruppo di alto livello per velocizzare la creazione di un mercato unico delle telecomunicazioni all’avanguardia. Alla guida dello speciale gruppo Pascal Lamy, già commissario europeo per il Commercio nella Commissione Prodi e direttore del Wto fino allo scorso settembre. A lui il compito di rilanciare l’Europa in un settore ritenuto strategico, e su cui finora si è lavorato poco per scarsa attenzione degli Stati membri e l’assenza di impulso a livello comunitario. “Cina, Corea del Sud e Stati Uniti ci hanno quasi superato in questo settore, investono moltissimo”, rileva Lamy. “Possiamo recuperare questo ritardo? E possiamo usare l’integrazione europea per questa sfida”? Per il responsabile del nuovo organismo ‘ad hoc’ le risposte non possono che essere affermative. “Ho accettato questo incarico perché ho grande fiducia nel potenziale dell’integrazione europea, e sono convinto che sia possibile colmare il divario” con gli altri paesi extra-Ue.
La banda UHF (acronimo per Ultra High Frequency) rappresenta l’insieme dei segnali a radiofrequenza trasmessi tra 300 MegaHertz e 3 GigaHertz. Gli spettri più ampi – soprattutto quelli a velocità di trasmissione a 800 Mhz – sono usati soprattutto per trasmissioni televisive, telefonia cellulare e internet. Il gruppo di Alto livello dovrà aiutare la Commissione a sviluppare, in cooperazione con gli Stati membri, una politica strategica e un quadro regolatorio per l’intero uso della banda UHF con la possibilità di “condividere parti” della stessa banda.
A Bruxelles vogliono davvero segnare un’accelerazione nello sviluppo del mercato delle telecomunicazioni: il commissario per l’Agenda digitale, Neelie Kroes, ha chiesto a Lamy – che lei stessa ha voluto alla guida del gruppo – di pubblicare un rapporto per luglio. “Mettere a punto un pacchetto legislativo sarà un compito della prossima Commissione, ma dobbiamo preparare il terreno per una soluzione”, ha messo in chiaro Kroes. Ritardi o fallimenti non sono previsti. “La parola ‘no’ non fa parte del nostro vocabolario”, ha detto rispondendo a una domanda su possibili insuccessi. “L’Europa ha bisogno di usare il proprio spettro in modo più efficiente se vuole trarre beneficio dagli ultimi sviluppi di internet e della tv”. Oggi dunque “partiamo, andiamo avanti, e ho fiducia che arriveremo a destinazione” ha concluso Kroes.
Renato Giannetti