colonna sonora: Moloko – The Time is Now
Bentrovati su queste pagine pregne di spessore, spunti e spuntature.
Ancora parlate di “dieta e palestra” del dopo-natale o siete già in fase “frappe e castagnole”, i dolci di carnevale uguali in tutta Italia, ma con nomi totalmente diversi?
Il nuovo anno è iniziato quasi di soppiatto, tra scoppi di petardi e kamikaze, fratture e coccoloni, polemiche e dietrofront, ma per la prima volta nella storia dell’umanità ci ritroviamo tutti insieme nel 2014, eccezion fatta per quei barbari che usano calendari diversi.
Il tempo è relativo, ma soprattutto è denaro, da cui il sillogismo secondo il quale il denaro è relativo.
Per il calendario islamico siamo nel 1435, quindi prima della scoperta dell’America, o Grande Satana. Ma a parte questo, ho avuto un’intuizione geniale: se apro un conto in una banca islamica, ci verso i miei soldi e poi faccio una transazione verso una banca europea, in teoria dovrei ritrovarmi con 579 anni di interessi e quindi sarei ricco. Non capisco perché non ci abbia mai pensato nessuno.
L’intero sistema economico si basa su spostamenti di capitali che non esistono, su numeretti che salgono e scendono, su prestiti e investimenti fatti con soldi di altri, ci sarà un modo per svoltarci anche noi o dobbiamo solo pagare quando qualcuno rompe il giocattolo?
E’ tutto basato sull’economia e sul marketing, il resto è superfluo. Chi coltiva patate e insalata, chi alleva mucche e galline, chi costruisce palazzi, chi aggiusta le fognature, non serve a niente. L’importante è lo spread, non la raccolta dei pomodori o la fattura delle salsicce. Lo dico principalmente perché in questo momento ho una fame da rinoceronte albino, ma interrompere il flusso di coscienza creativo per mangiare è pericoloso come svegliare un sonnambulo: potresti ucciderlo o lui potrebbe uccidere te.
Per sapere cosa succederà bisogna chiedere ai cinesi, che secondo il loro calendario stanno già nel 4710 e infatti vogliono investire nella nostra epoca perché 2696 anni fa hanno letto questa rubrica e stanno sfruttando l’idea degli interessi retroattivi. Ecco come fanno a campare le centinaia di negozietti sempre vuoti che vendono tutto a un euro.
L’altro interrogativo ricorrente sui cinesi è quello dei corpi. Si sa che che i documenti d’identità vengono passati di generazione in generazione dagli immigrati clandestini perché tanto per noi sono tutti uguali, ma i cadaveri dei cinesi dove vanno a finire? La risposta si trova facilmente ordinando tre piatti di carni diverse ad un qualsiasi ristorante cinese: vi renderete conto che hanno tutte lo stesso sapore. In ogni caso molto gustoso.
Niente, se non mangio svengo sulla pastiera del computer.
Spero che siate riusciti a leggere tra le righe una feroce critica alla società moderna, al potere delle multinazionali che schiacciano il mondo per i loro sporchi profitti, alla metastasi della globalizzazione, al mercato del lavoro che ha cancellato diritti e speranze di chi manda avanti il mondo, al fallimento del sistema capitalistico come previsto da Marx, all’ingiustificato divario tra ricchi e poveri, allo sfruttamento del pianeta terra come se ne avessimo uno di riserva e al fatto che gli incidenti succedono sempre ai politici sbagliati.
Se non avete letto niente di tutto ciò, forse siete stati troppo superficiali, o forse l’ho scritto da un’altra parte.
Ad ogni modo cerchiamo di sfruttare questo nuovo anno, qualunque calendario seguiate, per cercare di migliorare noi stessi e il nostro micromondo.
Altrimenti ci possiamo sempre rifugiare nel calendario di Raffaella Fico.
Buon 2014 a chi non smette mai di credere che un altro mondo è possibile e scruta l’universo per trovarlo.
Francesco Cardarelli