Ma il presidente avverte: “Dobbiamo essere molto consapevoli dei rischi derivanti da un lungo periodo di bassa inflazione”. E sugli avanzi commerciali della Germania aggiunge: “Indebolire Berlino non porterebbe vantaggi a altri Paesi”
La Banca centrale europea, come atteso, ha lasciato invariati i tassi di interesse allo 0,25% (leggi il comunicato). Secondo il presidente Mario Dragi la Bce ha “un mandato per difendere la stabilità dei prezzi in entrambe le direzioni” e per questo agirebbe sia nel caso di “disancoraggio della aspettative inflazionistiche”, sia per combattere la deflazione, ovvero la caduta generale dell’indice dei prezzi. Un rischio, quest’ultimo che “non vedo”, ha detto Draghi mentre “è chiaro che dobbiamo essere molto consapevoli dei rischi derivanti da un lungo periodo di bassa inflazione”.
Sui segnali di miglioramento dell’economia il presidente da affermato che è prematuro “cantare vittoria” contro la crisi perché la “la ripresa c’è ma è debole, modesta e fragile. “Ci sono diversi rischi di carattere finanziario, economico, geopolitico e politico che possono minarla” e “l’unica buona notizia” è arrivata “dal livello di disoccupazione, che pur elevato, si sta stabilizzando”. Il presidente ha aggiunto che la Bce monitora attentamente “gli sviluppi del mercato monetario” e se si manifesteranno problemi dal lato della liquidità “saranno prese le misure necessarie” con la Eurotower pronta “a usare tutti gli strumenti disponibili”.
E rispondendo alle domande dei giornalisti sulla polemica in corso tra Berlino e Washington che accusa la Germania di accumulare eccessivi avanzi commerciali a scapito dell’attività di consumo interna e degli investimenti ha detto: “Non ho mai capito l’argomentazione secondo la quale, rendere più debole la Germania potrebbe andare a vantaggio di altri Paesi”. “Non si possono indebolire i Paesi più forti dell’area – ha spiegato Draghi – perché tutti beneficiano della loro forza nell’Eurozona”. “La mia raccomandazione – ha concluso – è di continuare con questa ottima performance di successo e di risolvere la debolezza degli investimenti ove necessario”.