Il 70% dei rifornimenti nazionali hanno origine in Paesi fuori dall’area Ocse, situazione che può presentare rischi geopolitici. Altri 25 milioni sono stati concessi al gruppo bolognese Marposs
La Banca europea per gli investimenti ha approvato un finanziamento complessivo di 1,3 miliardi di euro a sostegno di progetti per il rafforzamento della sicurezza degli approvvigionamenti di gas in Italia. Una prima tranche di 200 milioni è stata firmata oggi a Milano con il gruppo Eni, che con una quota complessiva di 1,1 miliardi è principale beneficiario del prestito Bei.
Il piano di investimenti pluriennali presentato dal gruppo Eni nel settore Exploration & Production in Italia è pari a 2,7 miliardi e riguarda nel dettaglio un totale di 26 progetti che si sviluppano nell’offshore del Paese, alcuni dei quali saranno realizzati da Eni in joint venture con Edison (Gruppo EDF), beneficiario di una tranche del prestito fino a 200 milioni di euro. I progetti riguardano la manutenzione e l’ammodernamento di impianti e pozzi esistenti e lo sviluppo di nuove piattaforme.
Il progetto è altamente strategico per l’Italia. A oggi, infatti, il 70% dell’approvvigionamento nazionale di gas ha origine in Paesi che sono fuori dall’area Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), situazione che può presentare rischi geopolitici per la sicurezza energetica. Per la Bei, l’operazione rientra tra i filoni tradizionali di finanziamento, quali la sicurezza delle fonti di approvvigionamento energetico (incluse le TEN-E, le reti transeuropee di energia) e la coesione regionale, per la localizzazione nel Mezzogiorno d’Italia di una quota rilevante degli investimenti.
Altri 25 milioni di euro sono stati concessi al gruppo bolognese Marposs, all’interno di un nuovo schema pilota lanciato in Italia per il finanziamento rivolto alle Mid-Cap che abbiano in programma nuovi progetti di investimento nel settore dell’innovazione. Si tratta della “Growth Finance Initiative” (Gfi), uno strumento studiato congiuntamente dalla Bei e dalla Commissione europea per sostenere i progetti innovativi, la ricerca e lo sviluppo delle aziende europee di medie dimensioni (tra 250 e 3.000 dipendenti). La Gfi prevede procedure semplificate per le richieste di finanziamento delle Mid-Cap europee per importi compresi tra i 7,5 e i 25 milioni, con tempi complessivi pari a circa tre mesi. Condizione fondamentale per accedere ai finanziamenti è che la richiesta riguardi programmi di investimento in ricerca, sviluppo e innovazione.
Fondato nel 1952, Marposs è un gruppo leader a livello mondiale nella fornitura di strumenti di precisione per la misura e il controllo negli ambienti di produzione. Oggi Marposs è presente in 32 Paesi (Europa, Asia e Oceania, Stati Uniti e Centro-Sud America) e si rivolge principalmente ai produttori di automobili e di macchine utensili ma con crescente interesse verso aziende attive nei settori delle telecomunicazioni, energia, biomedicina, elettronica di consumo e settore aerospaziale. L’azienda conta oltre 2.700 dipendenti ed ha un fatturato che raggiunge complessivamente circa i 400 milioni di euro.