Nella bozza di conclusioni, i capi di Stato e di governo chiedono sforzi per mettere in pratica le 38 azioni individuate per evitare tragedie come quella di Lampedusa: “Assicurare solidarietà ai Paesi sottoposti a forte pressione”
Definire un “calendario chiaro” per la messa in atto delle azioni che la task force europea istituita dopo la strage di Lampedusa, ha individuato per fare fronte al problema degli sbarchi. Nella bozza di conclusioni, che l’Italia reputa “soddisfacenti”, il Consiglio europeo dedica un capitolo anche al tema dei flussi migratori e, “accogliendo con favore” la comunicazione della Commissione sulle 38 azioni da compiere, chiede che ora si passi alla pratica: si “facciano tutti gli sforzi per metterle in pratica”, chiedono i capi di Stato e di governo.
Il Consiglio, assicurano, monitorerà l’attuazione delle proposte per gestire i flussi migratori e ritornerà sul tema in una “prospettiva più ampia e di più lungo termine”, nel vertice di giugno 2014, quando saranno definite linee guida strategiche per un’ulteriore programmazione legislativa e operativa. In vista di questo appuntamento il Consiglio invita la Commissione a riferire sull’attuazione delle 38 azioni individuate.
Nelle conclusioni del vertice, il Consiglio europeo ribadisce la volontà di ridurre il rischio che altre tragedie come quella di Lampedusa possano avere luogo. Per questo pone tra le “priorità” un “maggiore impegno con i Paesi terzi per evitare che i migranti si imbarchino in viaggi pericolosi verso l’Unione europea”. Ma “componenti importanti” di questo “approccio globale”, sottolinea, devono essere anche “campagne di informazione, programmi di protezione regionale e partenariati per la mobilità” oltre che “un’efficace politica di rimpatrio”.
I capi di Stato ribadiscono l’importanza di “trovare una nuova sistemazione per le persone bisognose di protezione”, chiedono che siano “rafforzate la sorveglianza delle frontiere operata da Frontex e le azioni per combattere la tratta di esseri umani”. Agli stati membri “sottoposti ad una forte pressione migratoria”, si legge nelle conclusioni, deve essere “assicurata un’appropriata solidarietà”.
Letizia Pascale