Il meccanismo di vigilanza unico della Banca centrale europea, l’organo di controllo e supervisione degli istituti finanziari dell’Ue, sarà guidato da una donna, la francese Danièle Nouy, ex Segretaria generale dell’Autorité de Contrôle Prudentiel et de Résolution, l’autorità francese preposta alla vigilanza prudenziale e alla risoluzione delle crisi.
Secondo il presidente della Bce, Mario Draghi, “Danièle Nouy porta con sé un bagaglio di quasi quarant’anni di vigilanza bancaria. La sua nomina permetterà al Consiglio di vigilanza di avviare presto i lavori e provvedere a tutte le esigenze organizzative in vista dell’assunzione delle nostre competenze di vigilanza a partire dal 4 novembre 2014”.
Il Consiglio dell’Unione europea ha dato l’approvazione formale a una nomina come capo del board, con un mandato quinquennale a decorrere dal primo gennaio 2014, che era stata già annunciata a gennaio, anche per rispondere alle critiche espresse dagli europarlamentari in occasione della nomina di un (altro) uomo, il lussemburghese Yves Mersch, nel board tutto maschile della Bce.
E un’altra donna potrebbe entrare nel comitato esecutivo dell’istituto di Francoforte visto che il tedesco Jörg Asmussen, dopo essersi occupato di dossier importanti come l’Unione bancaria, ha assunto il ruolo di sottosegretario del Lavoro del nascituro governo Merkel. Secondo le prime indiscrezioni i candidati a sostituirlo potrebbero essere tre: Sabine Lautenschläger, vicepresidente della Bundesbank, Elke König, capo dell’autorità di vigilanza europea per le banche Bafin, e Claudia Buch, direttrice dell’istituto di ricerca economico Halle.
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