Il responsabile alla Concorrenza prenderà una decisione perché in Spagna “non tutto è corretto”
Club come Barcellona e Real Madrid sono ‘enti senza fine di lucro’ e hanno quindi diversi vantaggi
La Liga spagnola nel mirino dell’antitrust comunitario. Domani sono attese decisioni della Commissione europea su casi di presunti aiuti di stato illegali che riguardano i club professionistici tra massima serie del campionato di calcio e seconda divisione. I fascicoli all’attenzione della direzione generale per la Concorrenza riguarderebbero, tra le squadre della Liga, Barcellona, Real Madrid, Osasuna, Athletic Bilbao, Valencia ed Elche. Sotto la lente di bruxelles il fatto che le prime quattro, ad esempio, siano enti senza fini di lucro, e godano pertanto di significativi privilegi fiscali, ma anche il finanziamento pubblico degli altri 3 club, che nel 2011 hanno ricevuto un prestito di 118 milioni di euro dalla Comunitat Valenciana. Interessata anche l’Hercules, attualmente in segunda division (la serie B spagnola). Anticipazioni a Bruxelles per ora non se offrono. Antoine Colombani, il portavoce del commissario europeo per la Concorrenza, Joaquin Almunia, conferma che domani saranno prese decisioni per l’apertura di “un’indagine formale” sul mondo del calcio riferito alla Spagna, visto che “non tutto è corretto” nel paese iberico.
Il fatto a quanto pare è noto già da qualche tempo a Bruxelles. Il mediatore europeo ha esortato la Commissione europea a prendere posizione e, soprattutto, decisioni sul sistema di agevolazioni fiscali di cui avrebbero usufruito i club della Liga. Emily O’Reily ha lanciato pesanti accuse alla squadra di Almunia – spagnolo come i club su cui la direzione generale per la Concorrenza è chiamata a fare chiarezza – di voluti ritardi sull’apertura dei fascicoli. “La Commissione deve smetterla di rinviare una decisione sulle segnalazioni di vantaggi fiscali per i club spagnoli”, le parole di O’Reily, dopo che reclami e denunce di investitori sono rimasti inascoltati. Il mediatore europeo denunciato come la Commissione “non abbia saputo agire e rispondere a queste segnalazioni per oltre quattro anni”. Questi ritardi per O’Reily sarebbero dovuti al fatto che “potrebbe esserci un conflitto di interessi, dati forti legami del commissario Almunia a uno dei club in questione”. Immediata la replica di Colombani a difesa di Commissione e commissario. “Riceviamo circa 300 reclami l’anno per aiuti di Stato, oltre alle notifiche degli Stati membri, e le priorità le diamo alle notifiche degli stati membri”. Spiegazione (o giustificazione) a parte, domani Almunia si presenterà in sala stampa per annunciare delle decisioni relative al settore dell’energia, e in quell’occasione potrà anche fare il punto sulle società di calcio spagnole.
Renato Giannetti
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