Era stato deputato europeo per la Lega. Si è spento questa mattina a Torino, ucciso da una lunga malattia
Se n’è andato in un giorno soleggiato e gelido, in una Torino che, come dice una sua canzone, è un “mare di fredde ciminiere”, con “un cielo scordato dalle fiabe” e “un sole che non ti scalda mai”. Gipo Farassino, l’ultimo vero chansonnier italiano, poeta e cantore di Torino e del Piemonte, autore di canzoni indimenticabili, da “Ël 6 ëd via Coni” a “Sangon Blues”, da “Porta Pila” a “Matilde Pellissero” è morto questa mattina nella sua casa di via della Consolata, a pochi metri dalla chiesa cittadina più vicina al cuore di chi soffre e di chi spera. Aveva 79 anni. Non si è mai arreso alla malattia che lo stava lacerando da tempo. Fino all’ultimo ha pensato al prossimo spettacolo che lo stava aspettando, ormai come da tradizione, al Teatro Alfieri, perché in palcoscenico, come sempre, Gipo sarebbe ritornato il Gipo di sempre: con la sua voce inconfondibile, fra Yves Montand e Georges Brassens, e nostalgico, ironico, commosso e sferzante, ammaliante.
Aveva fatto la gavetta, come si faceva una volta, e tanta fame, prima di arrivare al successo non solo con le canzoni, ma anche con gli spettacoli teatrali, in quel teatro piemontese che lo avrebbe visto mattatore amatissimo dal pubblico. La svolta la ebbe sul finire degli anni Sessanta, quando con il contributo di un paroliere del calibro di Leo Chiosso, quello di Fred Buscaglione, e di un giornalista di razza quale era Piero Novelli, Gipo cominciò a uscire dall’anonimato. Uscirono i primi album, con le canzoni scritte e musicate da lui: storie di periferie, soprattutto la Barriera di Milano, e di bulli di quartiere, di osterie e di povera gente, di amori e di “ciucche”, di umanità picaresca e pittoresca. Raggiunto il successo, aveva scoperto la politica e fu tra i fondatori della Lega Nord. Ma la politica e i politici, alla fine, l’avevano deluso profondamente. Restava la musica, rimaneva la vita, sebbene la perdita della figlia Caterina e della moglie Lia l’avessero dissanguato nel cuore e nell’animo. I funerali di Gipo si terranno venerdì mattina, dalle 11 alle 14, al Teatro Carignano.