Il paese è nell’Unione da meno di sei mesi, e già finisce nell’elenco dei ‘cattivi’. La commissione ha chiesto l’avvio del procedimento al Consiglio
La Croazia entrerà, a tempo di record, per la prima volta nella sua storia comunitaria in procedura per deficit eccessivo. La Commissione europea ha stabilito che il paese fresco di ingresso in Ue non ha i conti in ordine e che, soprattutto, non lo saranno per almeno altri due anni. Per questo motivo chiederà al Consiglio Ue di aprire una procedura per deficit eccessivo. La Croazia, entrata nell’Unione europea a luglio scorso, sconta un rapporto deficit/Pil troppo elevato. Ha toccato il 5% nel 2012 e nella bozza di legge finanziaria per il 2014 appena messa a punto, rileva la Commissione Ue, “il governo croato si aspetta che il deficit si manterrà sopra la soglia del 3% del Pil per l’intero periodo 2013-2016”.
La Commissione europea teme che sulla base degli scenari che suggeriscono i numeri contenuti nella bozza di legge finanziaria croata, il rapporto deficit/Pil aumenterà al 5,4% nel 2013 e al 6,4% nel 2014. L’esecutivo comunitario ravvisa perciò la necessità di “correggere il deficit eccessivo”, e impone al governo di Zagabria di attuare misure in grado di ridurre lo squilibrio e riportarlo nei termini previsti dal patto di bilancio europeo (rapporto deficit/Pil al 3%). La Commissione, nella richiesta di avvio di procedura per deficit eccessivo, fissa inoltre i target intermedi di riduzione: la Croazia deve passare dall’attuale 5% al 4,6% nel 2014, al 3,5% nel 2015 e attestarsi al 2,7% al 2016.
Renato Giannetti