Gardini: stiamo compiendo dei passi concreti per rendere la nostra Unione europea un luogo più sicuro
In Europa negli ultimi vent’anni anni le catastrofi di varia natura hanno ucciso quasi 90.000 persone, colpito più di 29 milioni di persone e causato 211 miliardi di euro in termini di perdite economiche. Il nuovo Meccanismo europeo di protezione civile 2014-2020 approvato oggi dal parlamento europeo prevede un approccio integrato per la gestione delle catastrofi che sosterrà gli Stati membri nella preparazione e nella prevenzione delle catastrofi naturali e di ogni genere, all’interno e all’esterno dell’UE.
“Stiamo compiendo dei passi concreti per rendere la nostra Unione europea un luogo più sicuro” , ha dichiarato Elisabetta Gardini (Ppe), relatore del rapporto sul Meccanismo di Protezione Civile dell’UE . Questo nuovo meccanismo non solo, si spera, salverà delle vite umane, ma ridurrà anche i costi per l’economia europea derivanti dalle catastrofi, rimuovendo gli ostacoli alla crescita e contribuendo agli obiettivi di Europa 2020.
“All’interno di questo meccanismo gli Stati membri e le rispettive autorità nazionali potranno lavorare insieme al di la delle proprie frontiere – ha spiegato Gardini – per prepararsi al meglio e poter rispondere ai disastri in maniera più efficiente ed efficace. La commissione ambiente e ora il Parlamento europeo ha approvato questo importante atto legislativo per il futuro sicurezza dei nostri cittadini. Questo provvedimento rientra in quei settori in cui i cittadini europei chiedono ‘più Europa’ “.
Rispetto al quadro esistente, il nuovo meccanismo ha una portata più ampia che copre tutti i settori della gestione delle catastrofi su tre assi principali: prevenzione, preparazione e risposta. La proposta ha una base giuridica specifica per la protezione civile che è stata introdotta dal trattato di Lisbona. E’ la prima volta che una proposta legislativa nel campo della protezione civile è approvata con procedura legislativa ordinaria.
Perla Ressese