Il premier a Milano ad un convegno con Barroso mette in guardia contro il pericolo “di perdere ciò che abbiamo”
“A Bruxelles diremo che l’unione bancaria deve essere raggiunta: lo so, non evoca un sogno ma è indispensabile”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Enrico Letta durante un convegno sull’Europa svoltosi questa mattina a Milano.
“L’Italia sarà un paese all’avanguardia per i prossimi dieci anni”, ha promesso il presidente del Consiglio parlando davanti al presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso. “La prossima campagna elettorale europea ci farà capire quale impostazione si vuole, se c’è un sogno condiviso per l’Europa tra dieci anni”.
Anche Letta , come spesso fa Barroso, si è poi scagliato conto i partiti populisti, dai quali ci si aspetta grande successo alle prossime elezioni, “Fermarsi a guardare la pagliuzza della differenza che c’è tra noi e i tedeschi rispetto alla grandissima sfida globale che ci attende, è pura miopia. Farlo può servire a vincere una campagna elettorale, ma alla fine costruirà solo macerie”. Secondo il premier “se l’Europa si ferma si va indietro tutti” e dunque “la battaglia culturale e politica per l’Europa deve essere fatta: bisogna che ci si metta la faccia tutti”, perché la situazione è pericolosa davvero, “la possibilità di perdere ciò che abbiamo è molto maggiore di ciò che pensiamo”.