Barroso: Quei giovani nelle strade stanno scrivendo la nuova storia dell’Europa
L’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’Ue, Catherine Ashton, sarà domani e dopodomani a Kiev per cercare di trovare una soluzione alla crisi Ucraina. E’ la decisione presa al termine di una telefonata tra il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, e il presidente ucraino Viktor Yanukovych. Un colloquio tenuto ieri, di domenica, a sottolineare la delicatezza del momento. Le relazione tra Ue e Ucraina si sono raffreddate dopo che l’Ucraina, su pressioni russe, ha rinunciato a firmare il trattato di associazione con Bruxelles. Si tratta delle seconda telefonata tra Barroso e Yanukovych dopo quella della settimana scorsa. Proprio come una settimana fa gli oggetti del colloquio sono stati gli stessi: necessità di “una soluzione politica per le tensioni attuali” e disponibilità dell’Ue a firmare l’accordo di associazione con l’Ucraina, ma solo “una volta che le condizioni saranno soddisfatte”, ha ribadito Barroso al suo interlocutore. Gli accordi, insomma, non si rinegoziano. Qualora Kiev vorrà siglarlo dovrà accettarlo così come gli verrà offerto. Barroso ha anche ribadito “la necessità di rispettare le libertà civili”, soprattutto dopo gli sgomberi della polizia degli scorsi giorni. Intanto domani e dopodomani Ashton sarà in missione a Kiev “per sostenere una via d’uscita alla crisi politica”.
Il presidente Barroso parlando questa mattina a Milano ha sottolineato che “quei giovani nelle strade dell’Ucraina, con temperature sotto lo zero, stanno scrivendo la nuova storia dell’Europa. Vedo per le strade fredde di Kiev uomini e donne con la bandiera europea, in lotta per quella bandiera europea, che stanno combattendo anche per l’Ucraina e per il loro futuro. Perché sanno che l’Europa non è solo la terra delle opportunità in termini di sviluppo economico perché hanno visto quello che è successo in Polonia o quello che è successo nei paesi baltici, ma perché l’Europa è anche la promessa di speranza e di libertà. Penso che l’Unione europea ha il diritto e il dovere di sostenere il popolo dell’Ucraina in questo momento molto difficile, perché stanno dando all’Europa uno dei più grandi contributi che possono essere dati”.
Il portoghese ha poi ricordato che ieri ha avuto una nuova telefonata con il presidente Yanukovich. “Gli ho chiesto – ha riferito -di dar prova di moderazione di fronte ai recenti sviluppi, di non usare la forza contro il popolo che sta dimostrando pacificamente, e di rispettare pienamente le libertà che sono così importanti per tutti noi in Europa. Gli ho chiesto di ricevere l’Alto Rappresentante Cathy Ashton che sarà a Kiev già domani e dopodomani, così che lei possa avere un ruolo nel tentativo di trovare soluzioni alla situazione molto tesa che L’Ucraina sta vivendo”.
“Spero – ha concluso – che le forze europee mostreranno il loro impegno nel nostro progetto comune. Perché non è vero che la questione tocca solo l’Ucraina occidentale, no, la maggior parte degli ucraini si preoccupano per un futuro di pace e libertà . E penso che abbiamo il dovere di riconoscerlo oggi . Proprio perché la nostra storia è una storia di apertura”.
Renato Giannetti