La campagna di sensibilizzazione sulle vittime della mafia fa tappa a Bruxelles
Il viaggio dell’auto del giornalista ucciso dalla camorra si conclude alla presenza del Presidente
Il 23 settembre 1985 moriva Giancarlo Siani, giovane giornalista napoletano vittima di un agguato della camorra mentre tornava verso casa con la sua macchina, una Citroen Méhari, dalla sede de “Il Mattino”, il giornale per cui lavorava da abusivo. A distanza di 28 anni, l’auto di Siani torna a viaggiare, prima in Italia e poi in Europa, portando con sé il ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie e di tutti i giornalisti italiani morti per opera della criminalità organizzata. L’iniziativa, intitolata “In viaggio con la Mehari” e promossa dalla Fondazione Pol.i.s., dal coordinamento campano dei familiari delle vittime della criminalità, da Libera e da Ossigeno per l’Informazione, fa ripartire simbolicamente l’auto di Siani esattamente da dove si era fermata, dalla casa di Giancarlo Siani, facendola arrivare sino al cuore delle istituzioni europee a Bruxelles. Un modo per riaccendere le coscienze collettive e continuare a “fare memoria” sulle vittime dimenticate della mafia.
Dopo aver fatto il giro d’Italia, in una staffetta di personaggi simbolo, e arrivando anche sotto le sedi di Montecitorio e Palazzo Madama, il viaggio dell’auto di Siani si è concluso questa settimana di fronte al Parlamento europeo a Bruxelles. A salutare l’arrivo dell’autovettura, Andrea Cozzolino, l’eurodeputato italiano che ha curato la realizzazione dell’iniziativa e Martin Schulz, Presidente dell’Aula. “L’auto di Giancarlo – ricorda Cozzolino – è il simbolo di un’intera generazione di Napoli. Negli ultimi anni è stato fatto molto per rafforzare a livello europeo la lotta alla criminalità organizzata, grazie agli sforzi della delegazione italiana e con l’appoggio trasversale dell’assemblea”.
Schulz dal canto suo ha sottolineato che la lotta alla criminalità organizzata ed alle organizzazioni di stampo mafioso è “sostenuta al 100% dalle istituzioni europee”. Per il presidente dell’assemblea comunitaria, l’auto di Giancarlo Siani “ha un valore simbolico fortissimo” nella lotta alle mafie, un problema non più solo nazionale, ma europeo. “Non siete soli in questa lotta” ha detto Schulz. “Noi contiamo su di voi ma – cosa più importante – voi potete contare su di noi ”
Marco Frisone