Il Presidente del Parlamento Schulz: “Autorità ascoltino i cittadini, non li picchino”. Per Bruxelles nel Paese la volontà di trovare un’intesa con l’Unione europea “è enorme”
In Ucraina serve “moderazione”, anche perché esiste un “evidente ed enorme” sostegno della popolazione all’avvicinamento all’Unione europea. La violenza non è tollerabile, e gli sgomberi di manifestanti avvenuti nella capitale del paese sono episodi che non devono ripetersi. L’Unione europea torna a prendere posizione sugli ultimi avvenimenti nel paese est-europeo. Dopo la nota congiunta diffusa dell’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Catherine Ashton, e il commissario all’Allargamento, Štefan Füle, oggi è la volta dalla portavoce della Commissione europea, Pia Ahrenkilde-Hansen, a criticare quanto avvenuto. “L’Ue condanna l’uso eccessivo della forza da parte della polizia ucraina a Kiev”, le sue parole. Quindi “esortiamo le autorità ucraine a rispettare i diritti e le libertà fondamentali come la libertà di espressione e la libertà di opinione”. Per la portavoce dell’esecutivo comunitario “è evidente che ci sono posizione diverse tra le parte interessate in Ucraina, e spetta a loro appianare queste divergenze”. Ciò, sottolinea Ahrenkilde, “iun modo pacifico, sedendosi attorno a un tavolo”. Da parte propria l’Ue rimane disponibile ad avere relazioni con Kiev. “Abbiamo avuto incontro bilaterali con la controparte ucraina e abbiamo capito che non c’erano le condizioni per siglare l’accordo” di cooperazione. Ma, continua, “dobbiamo rispettare le decisioni sovrane dell’Ucraina”. Ad ogni modo “le porte rimangono aperte”, perciò “quando ci saranno le condizioni giuste ci metteremo attorno al tavolo” per negoziare l’accordo di associazione.
A chi rimprovera all’Unione europea di stare a guardare risponde Maja Kocijancic, portavoce di lady Ashton. “Abbiamo reagito in modo molto forte agli eventi a cui abbiamo assistiti, e ribadiamo che sosteniamo la libertà di parola e la libertà di associazione” e manifestazione. Secondo la portavovece è comunque evidente che “esiste un sostegno molto forte, enorme” all’accodo con l’Unione europea, “l’appoggio del popolo – ha insistito – è evidente”.
“Sto seguendo gli eventi in Ucraina con grande preoccupazione: le sue autorità stanno non solo ignorando non solo le aspirazioni dei cittadini ma tentano di conculcarle con manganelli e gas lacrimogeni – Interviene il presidente del Parlamento europeo Martin Schuilz – quando queste speranze sono espresse per le strade con disperazione”. Secondo il tedesco “l’uso eccessivo della forza contro manifestanti pacifici è inaccettabile. I rapporti che riferiscono di azioni di provocazione tese di provocazione a giustificare le cariche della polizia antisommossa sono particolarmente inquietanti. Le autorità ucraine dovrebbero ascoltare i cittadini e non picchiarli”.
Renato Giannetti