Da Jannis Kounellis a Michelangelo Pistoletto, da Carla Accardi a Giosetta Fioroni: in Belgio il lavoro di grandi artisti per celebrare il poeta, scrittore e regista
Dopo il successo di pubblico e critica riscosso a Roma, una parte delle opere della mostra “PPP. Una polemica inversa. Omaggio a Pier Paolo Pasolini”, saranno esposte in Belgio, all’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, il 6 dicembre alle ore 19.00. PPP. Una polemica inversa è il tentativo di rendere omaggio, attraverso la comunione fra poesia e arte,
alla figura di uno fra i più grandi intellettuali del novecento europeo. Al centro del progetto l’opera poetica di Pasolini: vari componimenti in versi tratti da Le ceneri di Gramsci, La religione del mio tempo, Poesia in forma di rosa, Trasumanar e organizzar, sono stati rielaborati creativamente da due generazioni diverse di artisti, alcuni fra i più importanti pittori, scultori e fotografi operanti nel panorama italiano e internazionale: Claudio Abate, Carla Accardi, Matteo Basilé, Laura Canali, Giuseppe Capitano, Rocco Dubbini, Giosetta Fioroni, Jannis Kounellis, Nunzio, Michelangelo Pistoletto, Oliviero Rainaldi, Pietro Ruffo, e Sten & Lex.
L’obiettivo è quello di attivare, per il fruitore, uno spazio virtuoso intorno al cui asse ruoteranno l’ispirazione poetica e la creatività artistica in un continuo rimando di suggestioni, simboli, concetti e creazioni estetizzanti che si fanno impressione e visione. Venerdì 6 dicembre alle ore 19.00 il Direttore dell’IIC di Bruxelles Federiga Bindi, il critico d’arte Achille Bonito Oliva, la giornalista Giuseppina Paterniti, corrispondente RAI da Bruxelles e il curatore della mostra Flavio Alivernini, presenteranno il volume PPP. Una polemica inversa (Editore Fandango Libri, 2012, euro 20,00) e introdurranno i visitatori alla visione della mostra presenziando all’apertura delle sale espositive.
“In un’epoca come la nostra, – afferma Achille Bonito Oliva nel suo saggio critico contenuto in catalogo in un momento così difficile del nostro vivere in cui la politica si è fatta espropriare dall’economia e l’economia dalla finanza, la comunione tra il verbo poetico di Pasolini ed il deposito iconografico degli artisti può indicare la speranza ed il sospetto di un futuro migliore”.
“Abbiamo pensato questa manifestazione – ha scritto il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti nella prefazione – come un’occasione per mischiare, nel segno dei suoi versi, linguaggi e persone, artisti e generazioni. E credo davvero che questo approccio libero e aperto rispetti profondamente una delle caratteristiche più particolari di Pasolini: tra i grandi intellettuali italiani del Novecento, non ce n’è stato uno più eclettico, uno così affamato di libertà espressiva e varia umanità. Questa mostra è anche un riconoscimento non formale o retorico ad un uomo che con le istituzioni ebbe un rapporto coraggiosamente conflittuale”.
Per tutta la durata della mostra sarà possibile assistere alla proiezione del film “La rabbia di Pasolini”, ipotesi di ricostruzione del film originale di Pier Paolo Pasolini realizzato da Giuseppe Bertolucci da un’idea di Tatti Sanguineti (Luce Cinecittà con Minerva Raro Video) L’iniziativa si avvale del supporto di un comitato scientifico formato da Carla Benedetti, Achille Bonito Oliva, Gianni Borgna e Dacia Maraini.
Perla Ressese