Il premier britannico irritato per i “commenti totalmente inappropriati” del commissario che aveva criticato il suo piano per limitare l’immigrazione. L’esecutivo: “Erano legittimi punti di vista”
“Ho detto al Presidente Barroso che i commenti di Andor rispetto a legittime preoccupazioni sono totalmente inappropriati per un funzionario non eletto”. Ha affidato a Twitter la sua reazione piccata (e scomposta) il premier britannico David Camero, adirato per il fatto che il commissario al Lavoro e agli Affari sociali, Lazlo Andor, aveva parlato alla emittente pubblica britannica, Bbc Radio 4, del rischio che il Regno Unito potrebbe diventare “una sorta di Paese cattivo” dell’Ue per le sue proposte di politiche restrittive sull’immigrazione dai Paesi europei. Andora aveva criticato nello specifico l’editoriale di Cameron sul Financial Times che precludeva a “azioni unilaterali” sul tema dell’immigrazione, un tema di cui, secondo Andor, bisogna discutere analizzando la realtà “in maniera più accurata e non sotto pressione, non sotto una tale isteria come alle volte avviene in questi casi”.
E oggi a rispondere al premier britannico a nome dell’esecutivo di Bruxelles ci ha pensato una dei suoi portavoce, Pia Ahrenkilde. “La Commissione e i commissari hanno ogni legittimità per esprimere le loro opinioni così come ce l’hanno i politici nazionali” ha dichiarato Ahrenkilde che rispondendo chiaramente alle parole sul “funzionario non eletto” ha ricordato a Cameron che “i membri della Commissione sono proposti dai governi democraticamente eletti dei Paesi membri, eletti a loro volta dai democraticamente eletti parlamenti europei”. Sul tema specifico dell’immigrazione per la Ahrenkilde “certamente ci possono essere differenze di opinioni” ma alla Commissione spetta il compito di “analizzare le preoccupazioni espresse dagli Stati membri in totale obiettività”, e per questo “le preoccupazioni della Gran Bretagna, come quelle di qualsiasi altro Paese membro saranno analizzate in questo spirito”.
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