In Italia le Piccole e medie imprese sono il 99,9% delle aziende e impiegano 12 milioni di lavoratori
Il vicepresidente Tajani: “Linfa vitale della nostra economia e ci stanno aiutando a uscire dalla crisi”
Buone notizie per le piccole e medie imprese dell’Unione europea. Secondo le previsioni della Commissione rispetto al 2012 l’anno prossimo ci dovrebbe essere un aumento dell’occupazione totale nel settore pari allo 0,3%. “Le nostre iniziative per aiutare le Pmi a superare le difficoltà di questo periodo hanno prodotto risultati positivi. Dopo cinque anni di ristagno economico sono lieto di constatare che stanno per riprendere il percorso della crescita e stanno iniziando ad assumere più personale” ha dichiarato Antonio Tajani. Secondo il vicepresidente della Commissione europea e commissario responsabile per l’Industria “i nostri indicatori mostrano chiaramente che le Pmi potranno crescere ulteriormente nel 2014. Esse sono la linfa vitale della nostra economia e ci stanno aiutando ad uscire dalla più grave crisi economica dell’Ue negli ultimi 50 anni”.
Nel 2012 le Pmi hanno dato lavoro a circa 86,8 milioni di persone, cifra che rappresenta il 66,5 % di tutti i posti di lavoro esistenti in Europa in quell’anno. Le microimprese rappresentano poco meno di un terzo di questa cifra di occupazione totale. Il settore delle Pmi nel suo complesso ha prodotto il 57,6% del valore aggiunto lordo generato nel 2012 dall’economia privata nei settori non finanziari. Solo in Italia lo scorso anno le Pmi erano più di 3 milioni e 690mila e hanno impiegato circa 12 milioni di lavoratori producendo circa 422 miliardi di euro di valore aggiunto per l’economia. Esse rappresentano il 99,9% di tutte le imprese nostrane, il 68% del valore aggiunto economico e l’80% dell’occupazione nel settore privato non finanziario.
Il 2012 però non è stato un anno dei più felici e le Piccole e medie imprese hanno sofferto la perdita di circa 610mila posti di lavoro, ovvero un calo dell’occupazione pari allo 0,7% rispetto al 2011, facendo diminuire il loro contributo delle al Pil comunitario dell’1,3%, passando da 3.440 miliardi di euro nel 2011 a 3.390 miliardi di euro nel 2012.