Barroso e Van Rompuy “disapprovano fortemente” le “pressioni esterne” della Russia su Kiev perché non riapra i negoziati per la zona di libero scambio con l’Europa: “Porterà benefici a tutti”
L’accordo di associazione con l’Ucraina e quello per una zona di libero scambio (Deep and Comprehensive Free Trade Area, DCFTA) per l’Unione europea sono “ancora sul tavolo”. Al governo di Kiev non resta quindi che mostrare la “volontà politica” di voler “compiere azioni e progressi tangibili rispetto alle condizioni poste nel dicembre 2012” per quanto riguarda le riforme nel Paese e, soprattutto, la concessione del permesso di trasferire Julija Tymošenko dal carcere alla Germania per sottoporla a cure (ma il nome della ex premier non è stato esplicitato). È quanto chiedono in una nota congiunta i Presidenti di Commissione e Consiglio europeo, José Manuel Barroso e Herman Van Rompuy, il giorno dopo la manifestazione che a Kiev ha visto scendere in piazza oltre 100mila persone per chiedere al proprio governo di siglare l’accordo con Bruxelles, mentre il presidente Viktor Yanukovich lo scorso 21 novembre ha deciso di interrompere i negoziati per compiacere la Russia.
“Pur essendo consapevole della pressione esterna che l’Ucraina sta vivendo – scrivono i presidenti riferendosi a Mosca – riteniamo che le considerazioni a breve termine non dovrebbero far ignorare i benefici a lungo termine che questa collaborazione avrebbe portato”. “Disapproviamo fortemente la posizione russa e le sue azioni in questo senso” aggiungono riferendosi alle minacce del presidente Vladimir Putin di strozzare l’economia ucraina nel caso in cui il Paese stringesse accordi di libero scambio con l’Europa.
Per Barroso e Van Rompuy “rapporti più stretti con l’Unione europea non vanno a scapito delle relazioni tra i nostri partner orientali e i loro altri vicini, come la Russia” ma anzi “il partenariato orientale è concepito come una relazione win-win in cui abbiamo tutti da guadagnare”. Per questo l’Unione europea “continua a essere pronta a chiarire alla Federazione russa il reciproco impatto beneficio dell’aumento del commercio e degli scambi con i nostri vicini, nel pieno rispetto della sovranità e l’indipendenza dei nostri partner orientali”.
Per farlo Bruxelles è pronta a dare il via “a negoziati bilaterali” con Mosca. È queanto ha dichiarato alla tv ucraina 1+1 Peter Stano, il portavoce del commissario all’allargamento Štefan Füle. “Se i vicini dell’Ucraina hanno delle domande, siamo pronti a regolarle in maniera bilaterale”.
Alfonso Bianchi