L’eurodeputato di Forza Italia lancia una campagna in vista dei prossimi mondiali di calcio
Lo si sa, la Rai cripta mole trasmissioni all’estero. Anche quelle comprese nel regolare abbonamento che molti utenti pagano, privandoli così di qualcosa che invece gli spetta. LO fa, pare, per una questione di diritti, perché non vale la pena pagarli per il relativamente scarso pubblico all’estero. In tanti si sono battuti contro queste scelte, uscendone sempre sconfitti. Ora chi si è fatto carico della questione è l’esuberante eurodeputato di Forza Italia Crescenzio Rivellini. “La RAI è purtroppo criptata per i nostri compatrioti all’estero come ha specificato il Direttore Generale della stessa azienda che con grande cortesia ha risposto alla mia lettera – racconta il parlamentare campano -. Pertanto ho chiesto un appuntamento con il Presidente delle ACLI Belgio, Michele Ottati, e i vertici RAI perché non è possibile che programmi culturali o sportivi, come il prossimo campionato mondiale di calcio, possano essere vietati ai nostri compatrioti all’estero che tanto fanno per tenere alto il buon nome dell’Italia”. Noi lo sosteniamo, anche se ci siamo permessi di correggere la parola “patrioti” che Rivellini usa ben due volte, con quella “compatrioti”: siamo all’estero, siamo italiani, ma non ci sentiamo dei Silvio Pellico o Goffredo Mameli.