La Commissione europea rafforza il meccanismo per la gestione dei contenziosi in scambi commerciali con altri Paesi Ue: più semplice ed economico riavere indietro i soldi
Avete ordinato un televisore a schermo piatto in un altro Paese europeo e non l’avete mai ricevuto? Avete pagato un fornitore all’estero ma vi è stato consegnato un prodotto difettoso? Da oggi, riavere indietro i vostri soldi sarà più semplice e meno costoso. La Commissione europea ha deciso di rafforzare il sostegno a consumatori e imprese nelle controversie transfrontaliere anche di piccola entità. Un meccanismo per tutelare chi si trovi in queste situazioni esiste già dal 2007 e ha portato a risultati consistenti: ha abbassato il costo dei contenziosi fino al 40% e ne ha anche ridotto la durata, da due anni e mezzo a circa 5 mesi. Con l’esperienza acquisita nel corso di questi sei anni, però, l’esecutivo Ue ha vuole ora rendere il meccanismo più efficiente ed economico.
Il cambiamento più sostanziale è l’innalzamento del tetto per le denunce che possono essere gestite con questa procedura: dai 2 mila euro di oggi si passa a 10 mila euro massimo. Una modifica che influirà non poco sulle imprese, che raramente hanno a che fare con scambi commerciali di valore inferiore ai 2 mila euro. Ma ci saranno benefici anche per i consumatori, visto che un quinto delle loro controversie supera il tetto attuale.
Un altro intervento prevede un ampliamento della definizione di controversia “transfrontaliera” da cui oggi diverse situazioni ne rimangono escluse: ad esempio, un incidente automobilistico che avvenga in una zona di frontiera o in un altro Stato membro oppure un contratto di affitto per una casa di vacanza ora non sono coperti dalla procedura.
E ancora, con il nuovo meccanismo saranno riviste le spese di giudizio che oggi sono sproporzionate e in alcuni casi arrivano ad essere più elevate della somma oggetto del contendere. La proposta avanzata dalla Commissione Ue assicura spese che non superino il 10% del valore del contenzioso e darà a cittadini e imprese la possibilità di avviare la procedura online. Le email saranno considerate mezzi di comunicazione validi tra le parti in causa e anche tele e videoconferenze diventeranno strumenti utilizzabili, quando necessario. In questo modo si potranno tagliare i costi delle pratiche burocratiche e le spese di viaggio.
Non esiste reclamo è troppo piccolo per essere ascoltato” assicura il Commissario per la giustizia, Viviane Reding, che spiega: “In un periodo in cui l’Unione europea sta affrontando grandi sfide economiche, migliorare l’efficienza della giustizia è una chiave per fare ripartire la crescita e promuovere il commercio”. Consumatori e Pmi, conclude Reding, “dovrebbero sentirsi a casa quando fanno acquisti transfrontalieri”.
Letizia Pascale