“Per il prossimo anno il ministro Bonino ha garantito due classi da 15 studenti”. “Si porti avanti un negoziato con il governo belga che porti ad un cambio infrastrutturale, visto che la scuola di Woulwe è attualmente inadeguata alla difesa della lingua e della cultura italiana all’estero”
L’Italiano non scomparirà dalla scuola europea di Bruxelles (quella nel comune di Woulwe-Saint-Lambert, una delle quattro nell’aerea di Bruxelles). Parola del ministro degli Esteri, Emma Bonino. E parola di Cristiana Muscardini, vicepresidente della commissione Commercio internazionale al Parlamento europeo, che riporta le intenzioni comunicate dalla Farnesina direttamente all’esponente dei Conservatori e riformisti europei (Ecr).
Il mese scorso Muscardini raccolse l’appello dei rappresentanti di classe dell’istituto di Woulwe-Saint-Lambert. Muscardini ha scritto al ministro degli Esteri, che a quanto pare è intervenuta per risolvere il problema. “Sono felice della pronta risposta da parte del ministro Bonino alla mia lettera di interessamento sulla sezione italiana della scuola europea di Woulwe-Saint-Lambert”, premette Muscardini. “Il ministro – spiega – da me sollecitato in seguito alle lettere di preoccupazione da parte dei rappresentanti dei genitori, si è mosso, garantendo due classi da 15 studenti per il prossimo anno scolastico”. La vicenda però non è da considerare conclusa. “Ora che la Farnesina realizzi quanto promesso dal ministro Bonino”, l’invito di Muscardini, “Si porti avanti un negoziato con il governo belga che porti ad un cambio infrastrutturale, visto che la scuola di Woulwe è attualmente inadeguata alla difesa della lingua e della cultura italiana all’estero”.
R.G.
Leggi anche
L’italiano rischia di scomparire dalla scuola europea di Bruxelles