Intervista al popolare francese, presidente della commissione bilancio dell’Europarlamento
“Tra noi ci sono delle resistenze, dobbiamo superarle perché Schulz è già in campagna”
Basta indugi, anche il Partito popolare europeo deve trovare un suo candidato alla carica di Presidente della Commissione o “perderemo le elezioni”. Secondo il francese Alain Lamassoure, presidente della commissione Bilancio del Parlamento europeo nel Ppe “ci sono diverse resistenze” che però “vanno superate in fretta”.
Siete stati i primi a proporre l’elezione diretta eppure non avete ancora un nome
“L’Ue deve diventare una istituzione a regime parlamentare classico con il capo dell’esecutivo eletto direttamente dai cittadini alle elezioni parlamentari, questo è quello che abbiamo voluto nel trattato di Lisbona, e questo fa parte della carta del Ppe. E quindi il Ppe ha tutte le ragioni di far avviare questa innovazione e di applicarla”
Socialisti e Sinistra hanno già un candidato ufficiale, Verdi e Liberali hanno dato il via alle consultazioni interne mentre voi Popolari siete ancora in alto mare
“Finora il Ppe si è dato una deadline che è il congresso di Dublino del 6 e 7 marzo. Io ritengo che il nome condiviso debba essere trovato prima perché Martin Schulz è già in campagna e da qui alla fine dell’anno anche gli altri saranno già in campagna, è meglio che anche il Ppe trovi un candidato che possa fare in campagna allo stesso modo”
E cosa dovrà fare?
“Dobbiamo chiedere al candidato di girare i 28 Paesi, chiedere a tutti i partiti nazionali di sostenerlo, essere capaci di avere elementi comuni nei programmi di ognuno dei partito, e rivolgerci anche alla stampa, magari organizzando dei dibattiti in diretta tra i diversi candidati come avviene nella vita politica dei nostri Stati membri, e così tutti i cittadini potranno vedere, e capiranno che per la prima volta un’elezione europea ha un vero scopo politico”.
Come crede si regolerà il Consiglio europeo, agli Stati resta comunque il potere di nominare il futuro Presidente, anche se “tenendo conto” delle indicazioni delle urne
“Se il Consiglio decide di non giocare a questo gioco resteremo nello stato attuale con un’Europa che non ha un volto, non ha responsabili. All’ingresso dell’ufficio del presidente degli Stati uniti c’è una scritta che dice ‘la patata bollente si ferma qui’. È per dire che lui è il responsabile ultimo. In Europa questo responsabile ultimo non c’è”.
E allora voi cosa aspettate a proporre il vostro ‘responsabile ultimo’?
“È chiaro che ci sono delle resistenze nel Ppe in questo momento, e dobbiamo superarle molto velocemente”.
Intanto Schulz sta già parlando con Verdi, Sinistra e Liberali per cercare future alleanze in Aula
“È la politica, ha ragione. Al congresso mancano 4 mesi, noi abbiamo già perso tempo e non possiamo perderne altro, rischieremmo di perdere le elezioni”.
Alfonso Bianchi