Molte le critiche dell’esecutivo Ue alle bozze di bilancio 2014 dei Paesi dell’area euro. Rispettano pienamente le indicazioni soltanto quelle di Germania ed Estonia ma nessuna “viola gravemente” gli obblighi imposti dal patto di stabilità
Nessuna bozza di legge di bilancio viola gravemente gli obblighi imposti dal patto di stabilità ma le manovre di Paesi che passano a pieni voti l’esame della Commissione europea sono solamente due sulle 13 messe sotto indagine. Sono severe le opinioni dell’esecutivo Ue che oggi, per la prima volta, ha espresso pareri sulle bozze di bilancio dei Paesi della zona euro, esclusi quelli sottoposti a programma di sostegno finanziario (Grecia, Irlanda, Portogallo e Cipro). A soddisfare pienamente le richieste di Bruxelles sono solamente le manovre di Germania ed Estonia mentre in molti casi, la Commissione ha riscontrato criticità sostanziali e ha invitato gli Stati membri interessati a prendere in considerazione le sue opinioni nella messa a punto dei bilanci 2014.
Estonia e Germania: i due Paesi “hanno raggiunto il loro obiettivo a medio termine”. I piani di bilancio di entrambi rispettano le regole del Patto di stabilità. La Commissione ricorda però di aspettare da Berlino una nuova bozza di legge di bilancio, non appena si sarà insediato il nuovo governo.
Francia, Paesi Bassi, Slovenia: bene anche i testi di questi Paesi che rispettano il patto di stabilità e crescita. Questi Stati, ricorda però l’esecutivo Ue, non si possono permettere margini di arretramento per non mettere a rischio l’esito dei piani di correzione di deficit eccessivo. In altre parole, basta un minimo sforamento per trovarsi fuori dai parametri imposti da Bruxelles. Per questo occorre “attuare rigorosamente il budget”.
Belgio, Austria e Slovacchia: promozione a metà per questi tre Paesi che hanno presentato bozze di manovre “ampiamente in linea” con il patto di stabilità ma che presentano anche alcune criticità. Il Belgio “ha compiuto progressi limitati” sul fronte fiscale. Per l’Austria la Commissione prevede “qualche deviazione dal percorso di aggiustamento verso l’obiettivo di medio termine” e dovrà presentare una versione aggiornata del testo non appena il nuovo governo entrerà in carica. Anche la Slovacchia rischia “deviazioni sugli obiettivi di medio termine”, crea preoccupazioni per il deficit eccessivo che potrebbe non essere stato corretto in “maniera duratura” e mostra “progressi limitati sul fronte fiscale”.
Finlandia, Italia, Lussemburgo, Malta e Spagna: sono i Paesi che suscitano più preoccupazioni perché “c’è il rischio che le bozze di legge di bilancio per il 2014 non rispettino le regole imposte dal patto di stabilità”. Le manovre di Malta e Spagna “contengono rischi di deficit eccessivo”. Per Lussemburgo e Finlandia c’è “un rischio significativo di deviazione dagli obiettivi di bilancio di medio termine” mentre per l’Italia potrebbe non essere rispettato, per il 2014 “il parametro di riferimento per la riduzione del debito”.
Letizia Pascale